venerdì 9 novembre 2012

Venezia in punta di piedi

Venezia é la città turistica per eccellenza. Con circa 23000 presenze giornaliere e più di 8.400.000 presenze l'anno è una delle mete più visitate al mondo.
Al contempo però la sua fragilità è nota a tutti.
Per sua conformazione il carico turistico non è sopportabile dalla città senza lasciare conseguenze più o meno gravi.
Inoltre il turismo a Venezia si configura per lo più come escursionistico. La maggior parte dei turisti, infatti, non soggiorna in città ma in terraferma o nei centri turistici limitrofi. Questo comporta che agli impatti provocati non corrisponda un ritorno economico adeguato alla città. Il carico maggiore, inoltre, è sostenuto da piazza San Marco e dalla Basilica.
Mantenendo un turismo di massa ai livelli odierni Venezia rischia non solo di vedere deteriorarsi sempre di più le sue risorse storico artistiche ma anche di diventare un vero e proprio parco dei divertimenti ad uso e consumo dei soli turisti.
Il centro storico si sta infatti spopolando, gli abitanti si trasferiscono in terraferma e in un circolo vizioso le attività commerciali dedicate agli autoctoni (alimentari, panifici, ferramenta) chiudono lasciando spazio a quelle prettamente turistiche (fast food, negozi di souvenir). La nostra proposta è quella di favorire percorsi alternativi per valorizzare maggiormente le altre risorse di cui Venezia dispone, preferibilmente destagionalizzando la presenza turistica.

Alcune delle mete che proponiamo:
  • Isole minori: Giudecca, Sant'Erasmo, San Lazzaro degli Armeni
  • Cannaregio: Santa Maria dei Miracoli, Madonna dell'Orto, il Ghetto
  • Castello: Campo Santa Maria Formosa, Santi Giovanni e Paolo, Arsenale



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