venerdì 7 luglio 2017

Dobbiaco e Val Pusteria...panorami in...bicicletta


Partiamo sabato 29 Aprile, direzione Dobbiaco. Prima di arrivare a destinazione ci fermiamo a fare delle foto al Lago di Landro, lo troviamo pieno di fascino visto che è quasi completamente ghiacciato per la nevicata del giorno precedente e il panorama tutt’intorno praticamente invernale.

Proseguiamo e raggiungiamo il lago di Dobbiaco dove parcheggiamo a pagamento e facciamo qualche foto anche qui. Bello il riflesso delle montagne sul lago. La valle ci ha accolti nel migliore dei modi: il sole splende e il cielo è limpido, fa freddo ma siamo ben coperti e il sole ci scalda quindi è davvero piacevole stare all’aperto.

Proseguiamo verso l’appartamento da noi prenotato, non lo troviamo subito ma per fortuna chiedendo indicazioni a due signori che stanno spaccando legna a bordo della strada riusciamo a trovare la strada giusta.
Lasciamo i bagagli nel bellissimo e nuovissimo appartamento, scarichiamo le bici che abbiamo portato con noi e dopo aver scambiato qualche chiacchiera con la padrona di casa riprendiamo l’auto per andare al lago di Braies. In pochi minuti siamo li. Lasciamo l’automobile al primo parcheggio che troviamo che in questo periodo non è a pagamento e proseguiamo per qualche minuto a piedi.

Il lago di Braies è davvero incantevole. C’è parecchia gente ma come è naturale che sia. La neve e la pioggia del giorno prima hanno reso tutto un po’ fangoso e limaccioso ma è comunque bello lo spettacolo che abbiamo davanti ai nostri occhi. Facciamo parecchie foto e poi ci accomodiamo sulla terrazza del bar/hotel. Per due toast piccoli e due bibite spendiamo la bellezza di 15 euro ma è giustificabile visto il panorama che si gode da qui. Siamo davvero in un posto da cartolina. Dopo aver goduto del sole seduti ci apprestiamo a fare il giro del lago, un percorso semplice e piacevole per la prima parte (guardando il lago andando verso destra) e più impegnativo per la seconda parte ma comunque affrontabile da tutte le persone senza particolari problemi fisici.

Lasciamo il lago dirigendoci verso Prato Piazza, su consiglio della proprietaria dell’appartamento.
Ci ritroviamo in un luogo a 2000 m di altitudine da cui partono numerosi sentieri. Il panorama è affascinante e la neve caduta il giorno prima aumenta la suggestione del posto. Beviamo una cioccolata al Rifugio e riprendiamo l’auto per tornare in appartamento.

Dopo esserci riposati andiamo a cena al ristorante dell’Helmhotel a Versciaco su consiglio di un mio amico.
Il locale è sicuramente molto bello e caratteristico. Il personale è gentile anche se nel corso della cena si rivelerà un po’ disorganizzato. Il menù è vario e la zuppa che ordino mi soddisfa. Ordiniamo anche una pizza in due, è leggera ma non mi fa impazzire, non sento molto il gusto. Il conto è assolutamente onesto ma c’è una nota dolente: vicino all’entrata è presente il bar, separato dal ristorante ma comunicante tramite una porta e una finestra. Purtroppo delle persone stanno fumando e l’odore arriva anche in ristorante. Una cosa che personalmente non tollero in un locale in cui sto cenando.

Dopo una bella dormita, domenica mattina prendiamo le nostre bici e invece di scendere per il centro di Dobbiaco decidiamo di proseguire sulla strada dell’appartamento verso San Candido… pessima idea: con la mia bici da donna senza marce è complicato, ci sono, infatti, salite e discese vertiginose. Sono costretta di frequente a scendere dalla bici e a portarla a mano. Arriviamo a San Candido che sono fisicamente provata. Facciamo colazione in centro e imbocchiamo la ciclabile più famosa d’Italia.

Il percorso si snoda per 43 km in una pista sempre asfaltata. La prima parte, leggermente in discesa e completamente al sole, è davvero piacevole da percorrere, poi, per alcuni chilometri, si passa più vicino a strutture industriali e case. Si raggiunge lo stabilimento della Loacker dove una sosta è consigliata anche per acquistare tipologie di wafer che non troviamo nei nostri supermercati. Si prosegue e poco dopo Heinfels si inizia a percorrere la parte della ciclabile nel bosco, in alcuni punti fa freddino ma noi non ci facciamo trovare impreparati. Io non sono allenata ma nonostante questo riesco a tenere il passo e a non sentire troppo la fatica. Ogni tanto ci fermiamo per qualche foto e arriviamo nei pressi di Leisach dove ci fermiamo per il pranzo. Mangiamo seduti ad un tavolino al sole godendoci un po’ di relax. Facciamo un salto a Vitalpinum, stabilimento di prodotti cosmetici erboristici.
Rimontiamo in sella alle bici per gli ultimi km in cui inizio a sentire qualche doloretto al fondo schiena e alle cervicali.
L’arrivo a Lienz è un’emozione vera anche se ad accoglierci è una semplice aiuola con la scritta “Benvenuti a Lienz”. Ci facciamo fare una foto trionfanti e ci dirigiamo verso il centro della cittadina. Leghiamo le bici ad una rastrelliera e mangiamo un gelato.
Andiamo in stazione dove acquistiamo i biglietti per il treno del ritorno. Spendiamo circa 22 euro in due con due bici fino a San Candido. Il treno è già sui binari ed è pieno di biciclette. Riusciamo ad infilare anche le nostre e facendo salto di ostacoli ci accomodiamo. Dopo meno di un’ora scendiamo a Dobbiaco dove ci aspetta un’altra pedalata verso l’appartamento ma io dovrò andare a piedi per gli ultimi km in salita.

Doccia e relax, e poi via per una cena al ristorante Winkelkeller dove ci attende una atmosfera tradizionale e molto calda. Le cameriere indossano dei dirdle molto belli.
Il menu è interessante e vorrei assaggiare varie pietanze. Alla fine optiamo per un piatto di affumicati da dividere, poi un piatto di canederli in brodo e un piatto di mezzelune con ricotta. Tutto gustoso. Infine scegliamo due dolci: un tortino al cioccolato, e una mousse cioccolato con yogurt.
Spendiamo il giusto per il servizio ricevuto e andiamo a dormire.

Lunedì 1 Maggio purtroppo il tempo non è bello come i giorni precedenti. Io non voglio perdermi la casetta di composizione di Malher e quindi ci dirigiamo verso la Malher Stube nei pressi della quale vi è un giardino zoologico. Pensavo ci fossero pochi animali invece vediamo parecchie specie anche molto curiose ed originali. La casetta è poco curata ma alle pareti si possono comunque vedere alcune foto del celebre compositore e direttore d’orchestra. Diciamo che se venite solo per vederla potreste avere un po’ di delusione, fortunatamente gli animali presenti sono davvero curiosi e quindi trascorriamo un’ora piacevolmente.
Andiamo a fare un pieno di gasolio in Austria e ci fermiamo per un’altra passeggiata a San Candido, qui il sole esce e ci illude un po’.
Andiamo a vedere le tre cime di Lavaredo dall’unico affaccio da questo lato nei pressi del Lago di Landro. Ora il cielo è davvero scuro e quasi non si distinguono le cime, ma riusciamo comunque a fare qualche scatto ricordo.

Riprendiamo l’auto e andiamo verso casa.

E’ stata una breve ma bella vacanza: buon cibo, riposo, panorami bellissimi, la fatica e l’emozione per me di pedalare per più di 45 km. Uno splendido ricordo!