martedì 30 gennaio 2018

TIRO CON L'ARCO: UNO SPORT DI MIRA? NO!

Oggi voglio parlarvi di uno sport che mi appassiona da tempo ma che pratico solo da poco più di un anno.

Il Tiro con l'Arco.

Lo avevo provato nell'estate 2007 quando sono stata animatrice per un campo WWF all'oasi di Policoro (MT) e mi è piaciuto subito. Naturalmente li tiravamo con l'arco scuola di legno a breve distanza dal paglione in mezzo alla pineta.

Tornata a casa avevo la curiosità di provare un corso ma tra una cosa e l'altra non mi sono iscritta e sono passati gli anni. Lo sport lo seguivo alle Olimpiadi molto volentieri e a quelle del 2016 non ho tolto gli occhi dagli atleti arceri italiani. Anche durante le Paraolimpiadi mi sono fatta ipnotizzare da questa disciplina. E così ho preso coraggio e a distanza di quasi 10 anni ho inviato delle email informative alle associazioni arceristiche della zona.
Alla fine grazie agli Arcieri del Doge ho provato... e dopo qualche mese ho acquistato il mio primo arco olimpico!!!






Ho scoperto un mondo molto complesso (le parti dell'arco sono tantissime e non impari a tirare subito con tutto), ho scoperto che non è uno sport di mira, o almeno non solo, e che aiuta tantissimo a prendere coscienza del proprio corpo e a guidarlo. Ho scoperto che esistono tanti tipi di arco (olimpico, compound, nudo...) e varie discipline.
Ho scoperto che mi emoziona e mi appassiona.

Sicuramente io devo lavorare moltissimo per raggiungere un livello dignitoso, purtroppo nella stagione fredda abbiamo orari prefissati in palestra e quindi posso dedicare a questa passione poco tempo da incastrare con gli altri impegni della settimana :(





venerdì 19 gennaio 2018

Il mio primo libro 2018: Canale Mussolini



Un libro che ho letto di un fiato: la saga di una famiglia contadina (i Peruzzi) che dal Polesine arriva in Agro Pontino durante la bonifica voluta dal Fascismo.
Un libro che racconta la realtà dura del lavoro nei campi, la miseria di quegli anni, la partenza per i vari fronti militari durante le guerre mondiali ma anche nei paesi occupati dall’Italia in Africa. Lo scrittore usa un linguaggio colloquiale e dialettale sempre con tono scanzonato e divertente, il narratore infatti è un componente della famiglia.
Un libro che permette di vedere il fascismo con gli occhi del popolo e non della storia. Per una volta il mio giudizio viene sospeso e sono riuscita a riflettere solo sulla fiducia riposta da tutti (i poveri sicuramente) su quel governo.
Antonio Pennacchi nella prefazione dice che questo libro racconta la storia per la quale lui è nato, tutto quello che ha scritto prima era solo in preparazione a questo.
Il Premio Strega 2010, sicuramente meritato, lo avrà ricompensato della mole di lavoro che ha affrontato per far parlare con estrema adesione alla realtà i personaggi storici presenti nel racconto (dallo stesso Mussolini, a Rossoni per esempio) ma soprattutto per descrivere con maggiore precisione storica possibile gli avvenimenti che hanno caratterizzato quegli anni (l’uccisione di un prete a Comacchio, le inaugurazioni di Littoria/Latina o di Aprilia, etc…).

Nel 2018 mi sono ripromessa di ricominciare a leggere con più assiduità. Voglio riprendere la mia più grande passione. Questo è stato il mio primo libro del 2018. E sicuramente è stato un OTTIMO inizio!!!

mercoledì 17 gennaio 2018

IL BLOG CAMBIA VOLTO

...diciamo che da oggi inizia una nuova era nella storia di questo blog....
non più solo viaggi e mete da scoprire ma anche PASSIONI

Voglio parlarvi di ciò che mi scalda il cuore, di ciò che mi piace fare, libri che amo, film che mi appasionano...etc...anche questi sono modi per "viaggiare".

Mi piacerebbe poi dedicare un po' di spazio a realtà particolari, persone che con coraggio e fantasia hanno intrapreso lavori particolari, innovativi oppure semplicemente fatti con il cuore. Dare spazio a chi lavora con passione penso sia una bella cosa...

In testa ho le idee chiare, esprimerle è più difficile ma vi prometto più post e magari anche qualche FOTO :)


martedì 2 gennaio 2018

E che il 2018...sia!!!

All'arrivo di un nuovo anno è classico iniziare a fare progetti, porsi obiettivi e per noi amanti dei viaggi iniziare a programmare qualche viaggio, qualche avventura.

Magari scegliendo intanto le mete, oppure solo i periodi.

Quali luoghi vi piacerebbe visitare?

La mia lista è lunga ed è più o meno la stessa da anni per quanto riguarda l'estero. Purtroppo è sempre più difficile realizzare un viaggio lontano rispetto a programmarne uno in Italia.
Ho rinnovato il mio passaporto e DEVO utilizzarlo visto che il precedente è stato del tutto inutile.
Quindi l'imperativo sarà: almeno un viaggio fuori schengen ;)

Ci sentiamo presto per raccontarci i luoghi che ci ospiteranno!!!