martedì 5 dicembre 2017

Genova: tra porto e caruggi...

Eccomi a raccontarvi del mio ultimo viaggio...3 giorni a Genova, città che ho visitato ora per la prima volta.

Sabato 18 novembre

Partiamo da Mestre intorno alle 8,00, arriviamo a Boccadasse verso le 12,00 e ammiriamo la tranquillità di questo colorato borgo di pescatori. Mangiamo sulla spiaggia, al sole, e riprendiamo l'auto verso il parcheggio di Piazza Vittoria. Lasciata l'auto cerchiamo la stanza che abbiamo prenotato tramite booking.
Scopriamo la prima particolarità tutta genovese: i numeri civici non sono progressivi ma ne esistono di due tipi: rossi per gli esercizi commerciali e neri per gli edifici residenziali.

Lasciate le valigie usciamo alla scoperta della città. A piedi raggiungiamo prima via XX settembre e poi piazza De Ferrari, che ospitava un mercatino del cioccolato, prendiamo via San Lorenzo e visitiamo il bel Duomo. Girovaghiamo per i caruggi arrivando in via Garibaldi con i suoi palazzi eleganti e imponenti. Compriamo la Museum Card con l'estensione per i mezzi pubblici e andiamo verso via del Campo. Voglio recarmi presso via del campo 29r l'Emporio dedicato a Fabrizio Dè Andrè e ai cantautori genovesi purtroppo c'è l'intervista ad un musicista, pertanto non possiamo visitare il luogo che è molto piccolo e non faccio nemmeno una foto.
Torniamo verso via Garibaldi e visitiamo tre palazzi dei Rolli: palazzo Rosso, palazzo Bianco e palazzo Tursi. Onestamente la nostra visita è stata abbastanza superficiale e veloce. Sicuramente si prova una certa emozione nel vedere un violino e una chitarra appartenuti a Nicolò Paganini. Purtroppo arriviamo invece un po' tardi per ammirare il tramonto dal belvedere di palazzo Rosso...ma comunque molto bello il panorama.
Ci fermiamo per un aperitivo pensando sia presto per cenare ma sbagliamo: paghiamo due stuzzichini, una birra, e un cocktail analcolico sui 16 euro e poi non riusciamo a trovare un locale libero per la nostra cena pur andando fino al porto vecchio e visitando anche Eataly.
Alla fine ci accontentiamo di una cena semplice in un locale mediocre...
Dopo cena abbiamo gironzolato per il centro e siamo andati a nanna.

Domenica 19 novembre ci svegliamo presto e usciamo per la colazione che è compresa nel prezzo della stanza. Il bar che la offre però apre alle 9.00 e noi arriviamo alle 8,40 così facciamo una foto all'Arco di Trionfo in Piazza della Vittoria e attendiamo l'apertura del bar. Con il tram andiamo in zona porto antico e ci rechiamo al Galata, Museo del Mare. Arriviamo presto così leggiamo i pannelli esposti nella darsena che raccontano molte curiosità sulla storia del porto di Genova.
Alle 10,00 entriamo nel Museo e ci restiamo per 3 ore. Meriterebbe ancor più tempo. Un museo davvero affascinante, ricco e anche molto innovativo. Bellissima la ricostruzione della galea a grandezza naturale, toccante il percorso che permette al visitatore di rivivere l'esperienza dei nostri emigrati (ci viene dato un finto passaporto, passiamo in dogana dove un video un doganiere ci dice chi siamo e dove andremo raccontando storie vere di italiani imbarcati a Genova, poi camminiamo tra le case ricostruite di Genova dove un albergatore fa affari sulla pelle dei migranti, e saliamo sulla nave vedendo cuccette ricostruite e sale mensa, atterriamo passando da un quartiere di liguri in argentina fino ad arrivare ad Ellis Island negli Stati Uniti). Interessante la mostra sull'affondamento dell'Andrea Doria. Uscendo è possibile effettuare la particolare visita al sommergibile Nazario Sauro.


Il sommergibile Nazario Sauro in una splendida giornata di novembre 2017, Genova


Prendiamo delle focacce e le mangiamo seduti al sole su una panchina davanti all'Acquario. Andiamo al Bigo, una struttura realizzata da Renzo Piano nel 1992 per il cinquecentenario dalla scoperta dell'America, (compreso nel biglietto dell'Acquario acquistato per il giorno successivo tramite internet, ma il Bigo lunedì di novembre è chiuso) e devo dire che il panorama a 360 gradi che permette di vedere è davvero affascinante. La città secondo me da il meglio di sé guardandone i tetti. Si percepisce ancor più il sali-scendi che la contraddistingue. Prendiamo la metro e andiamo verso la Lanterna con una lunga passeggiata. Per prendere il sentiero attrezzato panoramico sul porto perdiamo un po di tempo non essendo molto chiaro il percorso. Il sentiero ha pannelli esplicativi che permettono di cogliere le differenze tra com'era il porto e come è cambiato negli anni. Arriviamo al faro simbolo di Genova. Lo visitiamo e fotografiamo il panorama da questa prospettiva. Qui la città acquista tutte le sue caratteristiche di porto laborioso.
Vorremmo visitare il Palazzo del Principe pensando sia gratis con la card ma è solo scontato quindi dopo aver visto il giardino ci spostiamo a palazzo Reale in tempo per ammirare dalla sua terrazza un tramonto sul mare dai colori del fuoco. Visitiamo il palazzo che ha delle stanze davvero molto ricche. Usciti andiamo in camera, ci cambiamo e usciamo per andare al ristorante che abbiamo prenotato (memori dalla sera prima, ma la domenica scopriamo che molti locali sono chiusi e decisamente i genovesi escono molto meno). Mangiamo benissimo in un locale particolare con un proprietario e chef loquace.
Passeggiamo per il centro e andiamo a dormire.

Lunedì 20 novembre abbiamo prenotato la visita all'Acquario. Vi restiamo 2 ore ammirando alcuni esemplari affascinanti. Questi posti mi lasciano sempre un misto tra tristezza per la costrizione in cui vivono questi animali e il fascino di poterli ammirare così facilmente. Sicuramente apprezzo alcune scelte che l'Acquario sta facendo per arrivare ad avere solo animali nati in cattività.
Facciamo una breve visita della Biosfera (perdibile) e cerchiamo un posto dove mangiare. Finiamo oltre la zona del Bigo, verso la Ruota Panoramica. Mangiamo in un bistrot e decidiamo di andare all'auto per tornare a casa.


Un'altra città visitata, almeno in parte. Un altro luogo che mi ha lasciato emozioni e un bel ricordo. E' una città affascinante anche se ha tutte le contraddizioni portate dal mare, dal porto e dalla modernità. Una città che si lascia scoprire poco alla volta, probabilmente non adatta al visitatore veloce e distratto. Credo che meriti una visita attenta ma credo che almeno una volta nella vita il Galata sia da visitare (no, l'Acquario non necessariamente).