venerdì 31 dicembre 2021

Passeggiate meravigliose...d'autunno

L'autunno ci ha regalato giornate meravigliose e abbiamo approfittato per fare qualche bella passeggiata

sabato 16 ci siamo recati al passo Staulanza da dove abbiamo preso il sentiero per la cima del Monte Crot, la passeggiata è breve e impegnativa solo nel tratto finale (io ho avuto la mia solita crisi). Da tempo volevamo affrontarla per il Panorama a 360 gradi che si può ammirare una volta raggiunta la cima. Alla fine siamo capitati in una giornata davvero bella che ci ha permesso di godere, insieme a pochi altri escursionisti, delle bellezze paesaggistiche. Il monte Pelmo è proprio vicino e sembra di poterlo toccare. 

Tot km 7; dislivello positivo 360 metri

sabato 23 invece ci siamo recati a Capanna Trieste, località Listolade Agordo. Lasciata l'auto al parcheggio abbiamo preso il sentiero che sale al Rifugio Vazzoler. Il percorso si svolge in un ampio sentiero che sale costantemente ma gradualmente in modo da non far spezzare il fiato. Arrivati al Rifugio abbiamo proseguito per il sentiero e ci siamo fermati a pranzare in un ampio spazio aperto. Abbiamo poi raggiunto Malga Pelsa e siamo rientrati al parcheggio. Trekking non impegnativo ma estremamente appagante per la bellezza del luogo.

Tot km 14, dislivello positivo 800 circa

sabato 30: una semplice passeggiata sul monte Avena con sosta alla Birreria Pedavena prima di rientrare a casa

Tot: 12.5 km per 500 metri di dislivello


sabato 6 novembre: siamo stati a castelgombero e monte fior. Passeggiata, ad anello, di interesse storico ambientale, luoghi che hanno visto battaglie della Prima Guerra Mondiale dove è possibile visitare una trincea e vederne molte altre. Inoltre è possibile ammirare la Città di Pietra, formazioni rocciose singolari che rendono questa passeggiata davvero affascinante




Tot: km 8.6 con 330 metri di dislivello






sabato 4 dicembre siamo tornati al Rifugio Città di Fiume dove eravamo stati nel 2019, la passeggiata sulla neve non è lunga anche se in costante salita. Giunti al Rifugio abbiamo proseguito sul sentiero 467 verso la Forcella de la Puina, io mi sono fermata quasi subito mentre Giuseppe e Fabio hanno proseguito. Il pranzo al Rifugio è stato molto piacevole

Tot: 11.8 km, 520 metri di dislivello 


sabato 11 dicembre siamo stati al Rifugio Laresei da Passo Valles, il sentiero battuto consente di raggiungere facilmente il rifugio. La giornata soleggiata ma terribilmente ventosa ha reso l'escursione meno semplice del previsto ma comunque molto bella. Dopo un ottimo pranzo in Rifugio abbiamo camminato verso gli impianti sciistici in funzione




Tot: 9.7 km dislivello circa 350 metri

giovedì 14 ottobre 2021

Nord Est Sardegna....

Partiti venerdì 3 settembre con traghetto MOBY da Piombino per Olbia, siamo giunti in terra sarda intorno alle 20.30. Ci siamo diretti a Sorso dove avevo prenotato un BB tramite booking. Il titolare ci ha aspettato nel giardino (con piscina) della struttura e il primo approccio è stato molto "diretto", brusco. La prima impressione è stata di una persona quasi "antipatica". Opinione che ho cambiato il giorno successivo. Sicuramente però, l'ho notato in tutti gli isolani incontrati, hanno un modo di fare diretto che sembra scontroso. Ma si rivelano essere persone dal cuore d'oro. Abbiamo fatto una doccia veloce e subito a letto, la giornata era iniziata molto presto.

Sabato 04 settembre, dopo una colazione in giardino, ci siamo diretti a Castelsardo. Prima però una breve fermata alla Roccia dell'Elefante, affascinante roccia direttamente sulla strada in cui è presente anche una domus de jana (tomba preistorica). Arrivati a Castelsardo abbiamo parcheggiato, gratuitamente, fuori dal Centro storico. Abbiamo fatto una passeggiata e abbiamo visitato il Castello (non c'è molto da vedere se non il bel panorama e il Museo dell'Intreccio presente in un'ala).Ci siamo quindi cambiati e diretti alla spiaggia di Lu Bagnu, dove abbiamo fatto il nostro primo bagno sardo. La spiaggia però qui è coperta di sassi molto grandi e la parte di sabbia era umida. Pertanto ci siamo spostati alla spiaggia di Perruledda (non sono sicura fosse quella, ci siamo fermati lungo la strada verso Sorso dove abbiamo visto macchine parcheggiate e abbiamo notato dei sentieri che scendevano verso le varie spiagge). Come prima giornata non è andata male, dalla spiaggia si vede l'Isola dell'asinara e in acqua vi erano molti pesci. Siamo rientrati al BB e abbiamo approfittato della piscina. Dopo una doccia abbiamo fatto una chiaccherata con il nostro ospite che ci ha consigliato (e ha prenotato per noi un tavolo) di cenare a Sennori "Al Commensale". Abbiamo in effetti mangiato molto bene, il tortino al cioccolato, in particolare, era sublime. Il costo è stato abbastanza alto.

Domenica 05 abbiamo lasciato il BB a Sorso per, in serata, raggiungere Alghero. Abbiamo prima visitato la SS. Trinità di Saccargia. uno splendido esempio di romanico pisano immerso nel nulla. E' davvero curioso, infatti, raggiungere questa Basilica circondata da natura spoglia e assenza di case/paesi nelle vicinanze. Consiglio assolutamente la visita di questo luogo. Bello anche l'interno della Chiesa.

Ci siamo poi diretti verso il Monte d'Accodi dove è presente un sito archeologico di una certa importanza. Alla biglietteria vengono fornite alcune spiegazioni sulla storia del sito e degli scavi. La visita del sito poi è libera e ci si sposta con l'auto fino all'altare. Probabilmente si tratta di una zona, usata in diversi periodi e quindi anche rimaneggiata più volte, dedicata alla venerazione di Dei pagani. Inizialmente però la zona era sicuramente un villaggio di età prenuragica. 

 

 

Siamo andati a fare il bagno prima (sbagliando) ed Ezzi Mannu, spiaggia di Porto Torres; poi ci siamo spostati a Le Saline dove abbiamo parcheggiato in uno spazio davvero immenso dove ci si rende facilmente conto del numero di bagnanti presenti in questa zona. La cosa incredibile è che nonostante la presenza umana così impattante vi siano aironi e fenicotteri che si abbeverano ad uno stagno dietro la spiaggia. Qui  l'acqua è sicuramente bella e la presenza di pesci è buona per una spiaggia di sabbia. Il giorno in cui siamo stati noi il mare però era abbastanza mosso. 

Ci siamo diretti ad Alghero dove, prima di andare all'Affittacamere Valverde, siamo passati a salutare un ex collega di mio padre e la moglie. Dopo una doccia siamo andati dul lungomare per una veloce cena al Lido (pizza al metro discreta ad un prezzo buono).

Lunedì 06 dopo un'abbondante colazione servita nel portico con vista sulla campagna ci siamo diretti a Bosa. La strada è estremamente panoramica. Beviamo un caffè e facciamo una passeggiata per le stradine del piccolo centro. Fa già caldo ma decidiamo comunque di salire al Castello da dove però, se non si entra a pagamento, non si vede il panorama che speravamo. Riprendiamo l'auto e andiamo a Cane Malu, spiaggia di roccia molto particolare. Sembra infatti di essere sulla luna. Purtroppo c'è parecchio vento pertanto non è così piacevole rimanere ma ci facciamo comunque un bel bagno (bellissimo il fondo e pieno di pesci) e mangiamo quanto ci siamo portati per un pranzo veloce. 

 


Dopo un po' ci spostiamo più a nord e ci fermiamo verso S'Abba Druche. Vi sono una serie di spiagge molto affascinanti con scogliere levigate da vento e mare. Rientriamo ad Alghero e dopo una doccia andiamo in centro. Passeggiano tra le belle vie del centro e ci facciamo conquistare da questa cittadina dal passato catalano. Ceniamo alla Botteghina seduti ad un precario tavolino sulla strada. Mangiamo comunque dignitosamente, io assaggio il mio primo bicchiere di Cannonau e il maialino!

Martedì 07 rimaniamo in zona perché siamo invitati a pranzo dall'ex collega di mio padre. Andiamo così al Faro di Alghero a Capo Caccia, camminiamo fino alla stazione metereologica visto che il faro è irraggiungibile. Ci informiamo relativamente alla Grotta di Nettuno che poi non riusciremo a visitare. Dobbiamo fare assolutamente un bagno e scegliamo Cala Dragunara, piccola insenatura con poca sabbia (naturalmente super piena di bagnanti) e alcuni scogli. In acqua è una festa di pesci. Davvero molto bella! Purtroppo il tempo corre quando ci si diverte, dobbiamo raggiungere Alghero e io riesco a cadere sulle rocce proprio dopo aver superato il pezzo più pericoloso. 


Il pranzo sarà tipico sardo, con antipasti, malorredus, il maialino e per finire con le seadas con miele. Super!

La giornata si mantiene bella così andiamo a vedere la zona del Lazzaretto (dopo aver fatto un salto a Maria Pia ed essere scappati per l'odore cattivo) e facciamo un bagno nella spiaggia di Cale del Lazzaretto. Colori molto belli e presenza di una torre non poco distante. Davanti la città di Alghero. 

Dopo il pranzo luculliano decidiamo di andare in centro, ammirare il tramonto (che con le nuvole non è al suo massimo splendore oggi) e cenare solo con un gelato così da rientrare in camera per andare a letto presto. 

Mercoledì e sabato li abbiamo trascorsi all'isola dell'Asinara, ho raccontato l'esperienza qui http://andarpertrosi.blogspot.com/2021/09/asinara-colori-intensi.html

Mercoledì 08 siamo andati a cena, per comodità, al Doppio Malto. Ho mangiato un insalatona e un dolce, non male per essere una catena.

Giovedì 09 dedicato alla spiaggia de La Pelosa, perché solo oggi avevamo trovato possibilità di prenotazione (effettuata il sabato precedente dal sito dedicato). Ci muoviamo con calma visto che la giornata non è bellissima. Parcheggiamo a pagamento e ci incamminiamo verso la spiaggia. Controllano la prenotazione e ci troviamo in mezzo a centinaia di altri bagnanti con pochissimo spazio "vitale" a disposizione. Purtroppo la giornata non ci regala i colori da cartolina tanto famosi e il mare è pure leggermente mosso. In ogni caso la spiaggia è sicuramente bella ma sommersa di persone in quel modo si ha solo una vaga idea di quello che sarebbe se vista in totlae solitudine.

Molto bella invece l'acqua vicino all'isolotto con la Torre della Pelosa, con molti pesci. Verso le 16 il tempo peggiora e dopo qualche foto dall'alto ci dirigiamo, per curiosità, a visitare la Spiaggia di Coscia di Donna, una piccola baia con sassolini. L'acqua è ghiacciata ma un bagno non me lo nego. In quella zona sono presenti altre spiagge piccole e tranquille. Rientriamo ad Alghero e andiamo a cena Al Borgo Antico dove i culurgiones da me assaggiati sono sembrati completamente diversi da quelli mangiati lunedì! Una sugo diverso e sicuramente più di livello.

Venerdì 10 le previsioni metereologiche davano brutto tempo. Ci svegliamo con la pioggia quindi dopo una colazione fatta con molta calma andiamo a visitare il Nuraghe di Palmavera. Acquistiamo il biglietto combinato con la Necropoli Anghelu Ruju e prendiamo anche l'audioguida. Interessante visita molto piacevole, i contenuti dell'audio-guida forse troppo scarni. Il tempo andava migliorando. 

 


Ci spostiamo alla Necropoli è fa molto caldo. L'orario poi è quello centrale. Non ideale per la visita a questo sito. Anche qui prediamo l'audioguida che rivela anche troppo approfondita e lenta (al contrario di quella del Nuraghe). Visto che il tempo sembra sorriderci decidiamo che non possiamo perderci un altro bagno, andiamo dunque a mangiare un panino dal Milese, luogo famoso ad Alghero. Ci cambiamo e andiamo ad Argentiera, ovviamente il tempo cambia rapidamente e ormai è nuovamente brutto. L'ex miniera è un luogo della memoria interessante e malinconico. Le spiagge sembrano molto belle ma con questa luce non rendono. Anche la spiaggia di Palmas dove ci fermiamo prima di tornare in camera ci sembra molto bella. Rientriando ci troviamo nel bel mezzo del temporale. La città è sommersa d'acqua che i tombini non riescono a smaltire. Riusciamo, aspettando qualche minuto fermi al lato di una strada, a raggiungere un supermercato per acquistare pane carasau e formaggi da portare a casa. Cena al El Pultal per una pizza al metro decisamente più buona di quella de Lido. Dopo cena passiamo a salutare l'ex collega di mio padre.

Sabato 11 dopo la nostra giornata all'Asinara andiamo nuovamente a cena a El Pultal curiosi di provare anche la cucina che si rivela non allo stesso livello della pizzeria, comunque non ci troviamo male e il mio terzo piatto di culurgiones è ancor diverso dagli altri!

Domenica 12 salutiamo la Sardegna prendendo il traghetto da Olbia per Livorno. 


giovedì 16 settembre 2021

Asinara, colori intensi

Pochi giorni in Sardegna e ben due giornate all'Asinara: un'isola che ti ammalia con i colori delle sue acque, un'isola che ti fa fantasticare con la presenza di tanti animali liberi (asini, cavalli, capre, mugloni, cinghiali...), un'isola dal passato triste legato alle strutture detentive presenti e al Lazzaretto in funzione per molto tempo. 

L'isola è molto grande, percorsa da una sola strada asfaltata lunga 25 km (non la copre interamente) e da sentieri sterrati. 

Mercoledì 8 abbiamo partecipato ad una visita organizzata da Asinara 4x4 con partenza in gommone da Stintino, arrivo a Fornelli e inizio della visita con minivan a basse emissioni. Eravamo in 8 + la guida. Prima fermata il carcere di massima sicurezza (non visitabile). La guida Stefania ci ha introdotto la storia dell'isola come carcere (varie diramazioni in tutta l'isola, la sezione di massima sicurezza aperta successivamente, la presenza sull'isola di una zona di quarantena per le navi etc, presenza di prigionieri austro-ungarici durante la prima guerra mondiale...). 


 

Risaliti in minivan ci siamo diretti verso il "centro dell'isola" sostando in alcune zone per qualche foto, tra le quali la cala Sant'Andrea (riserva integrale non accessibile). A cala Reale una sosta per la toilette. Intanto avevamo già potuto vedere tanti asini con spiegazione dei problemi di salute per gli asini albini. 

A Cala d'Oliva abbiamo potuto visitare in autonomia l'unica struttura carceraria aperta, adibita a Museo della Memoria. E ci è stata indicata la casa dove i giudici Falcone e Borsellino trascorsero un mese nel 1985 per preparare il maxi-processo.

 


Siamo infine arrivati a Cala Sabina (dopo aver attraversato Trabuccato, altra sezione carceraria e aver ammirato cale bellissime con acqua dai colori unici) dove abbiamo avuto 2 ore libere per il bagno e per il pranzo (portato al sacco). A cala Sabina vi cono 3 spiagge vicine. Noi ci siamo diretti prima a Cala Giordano, piccola e splendida, dove abbiamo fatto un bagno insieme a moltissimi pesci, alcuni anche grandi. Poi ci siamo spostati alla spiaggia più ampia, come meno pesci, con sabbia e colori più chiari. Qualche foto ed è inziato a piovere, fortunatamente solo qualche goccia. Abbiamo mangiato il nostro pranzo e alle 15.00 siamo ripartiti con il minivan. 

Arrivati a Fornelli, Stefania ha portato il minivan fuori dalla strada asfaltata facendoci fare un giro dove abbiamo potuto vedere alcuni mufloni femmina correre velocemente. Siamo rientrati a Stintino sempre con il gommone.

 La giornta coperta ci ha fatto solo intuire i colori che effettivamente l'isola regala e di cui abbiamo potuto godere sabato 11 quando siamo tornati sull'isola partendo da Porto Torres con traghetto per Cala Reale. Da li abbiamo preso un pulmino (15 biglietto euro 15 per l'intersa giornata ma con 3/4 corse totali) fino a Cala D'Oliva. Avevamo deciso di arrivare al Faro di Punta Scorno tramite il sentiero circolare che però volevamo fare in senso contrario a quello suggerito per poter fermarci per un bagno alla fine del percorso a Cala Sabina. Dopo circa 2 km di cammino abbiamo incontrato Franco, un guardia parco, che si è fermato con la sua jeep e ci ha chiesto se volevamo un passaggio a Punta della Scomunica. Non ce lo siamo fatti ripetere e per fortuna!!! Nel tragitto abbiamo visto una splendida upupa! Inoltre, probabilmente, non saremmo andati in quella direzione e avremmo perso un panorama unico a 360 gradi che permette di ammirare tutta l'isola nella sua intera lunghezza. Dopo alcune foto e ringraziamenti a Franco siamo scesi verso Elighe Mannu e, nonostante le indicazioni di Franco, abbiamo sbagliato strada: invece di seguire il sentiero (non segnalato ma soprattutto nascosto) per il Faro siamo arrivati (passando per un bel bosco) a Case Bianche. Purtroppo ci siamo accorti dopo un po che non c'era modo di tagliare la strada appena percorsa e quindi abbiamo ripreso il sentiero in senso opposto e abbiamo incrociato due cinghialini con la loro madre. 


 

Preso il sentiero corretto siamo arrivati alla Stazione Semaforica dove, dopo la presenza della marina militare, per 50 anni la struttura ha ospitato la stazione metereologica dell'Areonautica (mio padre ha prestato qui servizio tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70). Da qui il panorama verso il Faro è davvero emozionante. Purtroppo era già molto tardi pertanto non siamo arrivati fino al Faro dove avremmo potuto fare il bagno nella parte a sinistra (la parte a destra fa parte della zona a riserva integrale). Probabilmente ci sarebbero voluti altri 20/30 minuti e così ci siamo diretti verso Cala Arena che avevamo potuto ammirare già lungo il percorso. E' una spiaggia a dir poco paradisiaca dove purtroppo non è consentita nessuna attività e ne è quindi vietato l'accesso.


Da li ancora quasi un'ora di percorso per giungere finalmente a Cala Giordano dove abbiamo potuto fare un bagno veloce. Con il sole i colori erano semplicemente stupendi. I sentieri percorsi erano in buono stato e rilucevano grazie alla presenza della mica come componente delle rocce presenti nell'isola. I profumi delle piante erano forti e avvolgenti. Un piacere percorrere quest'isola peccato solo il troppo caldo, bisognerebbe camminare nelle ore più fresche ma essendo legati al traghetto non abbiamo avuto altra scelta.


Sicuramente consiglerei la visita con permanenza di almeno una notte sull'isola (sono presenti un Ostello e una Locanda) per poter godere ancor più delle bellezze e delle emozioni che l'Asinara regala.



venerdì 23 luglio 2021

Val Comelico e Val Fiscalina

Domenica 18 luglio siamo andati in Val Comelico, più precisamente abbiamo lasciato l'auto alle terme Valgrande (da quest'anno non è possibile proseguire con l'auto oltre) e tramite la navetta abbiamo raggiunto il bellissimo Rifugio Lunelli. 

Dopo un caffè ci siamo incamminati, in salita, verso il Rifugio Berti. Le nuvole minacciose hanno poi liberato un po' di pioggia. Il percorso è breve, circa 1 ora, ma in costante salita con alcuni punti in cui è necessario prestare maggiore attenzione perché si attraversano alcune cascate. Il paesaggio è sicuramente suggestivo. 

Al Berti pranziamo assaggiando anche le frittelle fatte in case, molto buone, attendendo purtoppo un po' troppo tempo ma ricevendo consigli dal gestore. Decidiamo di affrontare l'anello del Vallon Popera e in poco tempo arriviamo all'ex Rifugio Sala. Da qui non andiamo al Belvedere perché non ci eravamo accorti dalla cartina che bisogna deviare dal sentiero. Così andiamo verso la Forcella. Intanto è uscito il sole e inizia a fare caldo. La salita poi è lunga e faccio fatica. Arrivati alla Forcella però veniamo ripagati da un panorama molto bello e dalla vista delle trincee della Prima Guerra Mondiale. Probabilmente qui sbagliamo sentiero e invece di scendere rimaniamo in quota affrontando poi dei ghiaioni. Io entro in panico e per la paura di cadere vado molto lentamente facendo qualche tratto direttamente seduta!!! 

 
 
Non so come riesco ad arrivare intera al laghetto Popera che dall'alto contemplavo da tempo ma che sembrava non arrivare mai. Il tempo stringe però e purtroppo dobbiamo già rientrare. Chiudiamo l'anello verso il rifugio Berti e subito scendiamo verso il Lunelli da dove dobbiamo tornare all'auto a piedi.

16 km circa per 780 metri di dislivello totale

Alloggiamo in un BB di Padola, ceniamo con una pizza e ci concediamo anche una sauna ristoratrice.

Lunedì 19 luglio il programma prevede un giro ad anello dalla Val Fiscalina. Lasciamo l'auto al grande parchggio alle 9.00 dopo abbontante colazione al BB.

Primo obiettivo è il Rifugio Locatelli che raggiungiamo in circa 3 ore comprese le mie frequenti, ma brevi soste, per riprendere fiato. Il caldo è forte e il percorso non prevede moltqa ombra, in più è in costante salita. Tosto! Un po' prima del Rifugio però si apre un paesaggio da sogno, con due laghetti che sembrano invitarti a fermarti e riposare. 


 

Arrivati al Rifugio abbondiamo in foto alle mitiche 3 cime di Lavaredo. C'è molta gente naturalmente ma la bellezza di questo posto rimane intatta! Decidiamo di proseguire subito verso il Rifugio Pian di Cengia dove intendiamo pranzare. Il percorso è spettacolare e solo nella parte finale faticoso per via di una nuova salita.

 


Alla Forcella il panorama è assoluto. Bisogna proseguire ancora un po, fortunatamente ora in quota ma con un breve passaggio un po' esposto ma in sicurezza. Troviamo un tavolo al Rifugio e pranziamo molto bene!!! 

Si riparte, direzione Rifugio Comici che i cartelli CAI dicono essere a 40 minuti di cammino. Io però inizio a sentire i dolori alle gambe provocati dall'escursione di ieri e la mia paura per le discese mi frena ancora di più. Ci mettiamo almeno 1 ora 10 per raggiungere il Rifugio. 

Mi riposo e beviamo qualcosa di fresco. Il rifugio è bellissimo e il panorama sulla Croda de Toni è a dir poco bellissimo. Dobbiamo rimetterci in marcia, i tempi CAI danno 1 ora e 40 per la val fiscalina ma so che i miei dolori e la mia paura della discesa ci rallenterà molto. Infatti ci mettermeo circa 2 ore e 30. 

Stramata raggiungo l'auto. L'escrusione è impegnativa ma veramente appagante!

24 km per 1211 metri di dislivello totale

sabato 26 giugno 2021

Il cammino dei Borghi Silenti

Dopo l'esperienza (in due tranche) sulla Via degli Dei abbiamo deciso di intraprendere un altro viaggio a piedi e abbiamo scelto IL CAMMINO DEI BORGHI SILENTI, percorso ad anello di circa 91 km in una zona dell'Umbria poco frequentata, sui Monti Amerini.

Ho ricevuto guida e credenziali tramite il sito degli organizzatori del Cammino e mi sono documentata per tempo. Siamo partiti giovedì 10 giugno e abbiamo trascorso mezza giornata e la notte ad ORVIETO.

Venerdì 11 dopo la colazione all'AGRITURISMO CIOCCOLETA che ci ha ospitati ci siamo recati a TENAGLIE punto di partenza (e di arrivo) del cammino. Abbiamo lasciato l'auto nel parcheggio dell'associazione AMERINI TREKKING e zaino in spalla (solo nelle spalle di Giuseppe avendone uno solo in due) siamo partiti seguendo le indicazioni che per tutto il percorso ci hanno accompagnato perfettamente. 




 

Bellissima la prima parte del percorso che dopo aver attraversato il centro storico di Tenaglie si immerge in una strada bianca che attraversa campi coltivati e da un primo assaggio dei panorami che vedremo nei giorni successivi. Abbiamo pranzato a PIANO CROCI (con cibo acquistato a GUARDEA dopo i primi 7 km di cammino) dopo una salita faticosa soprattutto per il caldo. 

 

Sosta nella splendida SANTA RESTITUTA con fontanella e panchine, foto e poi la scelta di non tagliare il percorso con la variante diretta per TOSCOLANO ma di fare l'intero tracciato ufficiale passando accanto alla TENUTA DEI CICLAMINI. Abbiamo percorso un pezzo di provinciale dove abbiamo incontrato 6 cinghiali! Poi una salita nel bosco e, dopo una foto alla Tenuta sede della Scuola Internazionale di musica (CET) di Mogol, arrivo stanchi ma felici a TOSCOLANO, altro borgo splendido, molto ben conservato. Abbiamo bevuto una bibita al bar del paese chiaccherando con un nativo del luogo (Orazio) che da 30 anni vive a Merano. Dopo una bella sosta abbiamo concluso il cammino fermandoci ai piedi del borgo di Melezzole. 

Il totale di km percorsi da noi sono stati 27 per un dislivello positivo di circa 956 metri.

Sabato 12 giugno dopo la colazione presso l'agriturismo siamo saliti verso il borgo storico di MELEZZOLE, e ci siamo meravigliati ancora una volta della bellezza di questi luoghi. All'alimentari del paese abbiamo acquistato i panini per il nostro pranzo e siamo partiti per la seconda tappa: MELEZZOLE - COLLELUNGO 

Quasi 16 km senza incontrare fontane o pubblici esercizi pertanto ci si deve rifornire adeguatamente alla partenza. Una prima salita ci porta sulla cresta della Croce di Serra dove tira un vento forte. Ammiriamo il panorama a 360gradi e ci facciamo strada tra mucche in riposo proprio sulla traccia del sentiero. 


Il percorso si fa leggermente più impegnativo dei km precedenti. Dopo la pausa pranzo in un bel prato arriviamo a Morruzze dove la fontanella mi sembra un miraggio! 

 

Ci riposiamo, anche qui tira vento e proseguiamo per arrivare a Morre, il percorso qui si avvicina a ville bellissime e nel nuovo borgo veniamo accolti dalla FARMACIA più bella che abbiamo mai visto. Troviamo il circolo del paese dove la barista molto simpatica ci serve 2 gelati. Dopo qualche momento di riposo proseguiamo per il nostro ultimo chilometro alla volta di Collelungo dove ci attende un bellissimo appartamento. La cena che ci attende è davvero notevole, servita sotto un pergolato con panorama sulle colline al tramonto! Un momento di relax davvero indimenticabile! 

Totale km percorsi 22 circa con dislivello di 900 metri.


Domenica 13 giugno ci alziamo presto perché oggi i km da percorrere saranno tanti (uniamo infatti 2 tappe del percorso ufficiale) e dopo aver lasciato l'appartamento ci fermiamo a prendere delle brioche al bar fuori dal paese. Oggi faremo COLLELUNGO-BASCHI.

La prima parte è impegnativa, molto asfalto, si arriva ad ACQUALORETO, altro borgo splendidamente conservato, ma bisogna subito riprendere il cammino perché la giornata è lunga come lunga e faticosa la salita fino a Scoppieto, prima però dobbiamo percorrere una discesa nel bosco nei pressi dell'Eremo della Pasquarella. Oggi fa molto caldo e ci distraiamo non visitando così l'Eremo. La salita a Scoppieto è probabilmente il punto più impegnativo di tutto il cammino, almeno secondo me.


 

Siamo però nel mezzo dei boschi, il panorama è impressionante: si vede solo verde! Una volta raggiunto il borgo ci piazziamo in fianco alla fontanella e ci riposiamo adeguatamente. Pochi km ci separano da Civitella del Lago dove al bar possiamo rifocillarci con due panini e delle bibite. Ci sistemiamo sulla terrazza del bar e ammiriamo il lago di Corbara. Ci aspetta la seconda parte e dopo la visita al borgo (neanche a dirlo, bello anche questo) abbiamo qualche km da percorrere sull'asfalto. Il caldo è davvero pesante oggi. Finalmente arriva lo sterrato con le vigne ai nostri lati, arriviamo a Cerreto dove ci bagniamo e beviamo un dalla provvidenziale fontanella. Stupidamente non riempio la mia borraccia del tutto fidandomi di trovare acqua anche più avanti ma la Cantina Barberani è chiusa (normalmente offre ristoro e degustazioni gratuite) e anche un punto ristoro al campeggio più avanti è chiuso. Pertanto devo centellinare l'acqua a mia disposizione. 



Anche dentro al bosco il caldo è terribile e arrivo abbastanza provata a Baschi. Ci riposiamo e poi ci facciamo altri 800 metri per raggiungere la Pizzeria dove abbiamo prenotato. Veniamo serviti cortesemente e mangiamo ad un ottimo prezzo.

Totale km percorsi 29.5, dislivello in ascesa di 889 metri


Lunedì 14 giugno il nostro cammino sta già per volgere al termine. Ultimi 14/15 km verso Tenaglie. Il caldo anche oggi sarà fortissimo accompagnato da afa. I primi km sempre su asfalto ma quando iniziamo a percorrere una strada bianca che sale e poi si immerge in un paesaggio bucolico tutti i km precedenti sembrano rivivere. Splendido panorama, distese di grano e fiori; colline intorno e i borghi che ci hanno visto percorrere le loro strade in questi giorni. 

 


Peccato per l'umidità che non rende così limpido il panorama. Dopo questo bellissimo passaggio si prosegue dentro un bel boschetto e si arriva alla NECROPOLI ETRUSCA. Lì possiamo riposarci e leggere le informazioni su queste testimonianze storiche. Proseguiamo e raggiungiamo, grondanti di sudore, il borgo di MONTECCHIO, incappiamo prima in una fontana con acqua non potabile dove però ci diamo una rinfrescata, poi scambiamo qualche chiacchera con i proprietari dell'Arte dell'Intreccio e infine mangiamo in un bar.

Ormai mancano solo 2,5 km a Tenaglie e una volta raggiunto proseguiamo per terminare alle panchine del Pellegrino. Dove ammiriamo per l'ultima volta il panorama umbro che ci ha accompagnato in questi giorni. 

Totale km 16, dislivello in ascesa di metri 599


Mi sono goduta maggiormente questo Cammino rispetto alla Via degli Dei per una serie di motivi: averla potuta iniziare e concludere nella stessa esperienza, non avere il peso dello zaino che mi ha permesso di non avere il dolore alle cervicali, le scarpe basse da trekking che non mi hanno dato nessun problema (le pedule alte se indossate qualche ora non mi danno fastidio ma per tante ore sono decisamente pesanti e il piede ne risente), il tempo atmosferico forse un po' troppo caldo ma che non ci ha dato pensieri. Trovo che sia un Cammino adatto a tutti, anche a chi è alla prima esperienza perché il terreno non presenta insidie (naturalmente la situazione cambia se dovesse piovere, in quel caso vi sono almeno 2/3 tratti non molto belli) particolari, le tappe si possono modellare in base alle più varie esigenze e i panorami e i borghi ripagheranno sempre delle fatiche.


BUON CAMMINO A TUTTI!

martedì 9 marzo 2021

Tornati in montagna...

Usciti dalla zona Arancione, possiamo tornare in montagna...

E non ce lo siamo fatti ripetere due volte ;)


RIFUGIO CERCENA' sabato 6 febbraio

La giornata non era delle migliori ma la voglia di vedere le montagne era troppa.

Abbiamo così fatto una breve escursione dal Lago di Domegge di Cadore, fino al rifugio Cercenà, per comoda strada battuta, nel bosco.

Tempo di percorrenza circa 1 h, con 250 metri di dislivello circa.

Avendoci messo poco tempo, dopo una breve sosta abbiamo proseguito verso il Rifugio Padova posto circa 3/4 km oltre. Abbiamo camminato per circa 20 minuti, tornando sui nostri passi e gustandoci il pranzo al rifugio.

Siamo tornati verso Domegge in poco tempo.




RIFUGIO EREMO DEI ROMITI domenica 14 febbraio

Una settimana (e un giorno) dopo siamo tornati a Domegge per effettuare una nuova escursione in zona. Il tempo era decisamente migliore della settimana precedente ma faceva parecchio freddo.

Dal Lago di Domegge di Cadore, la salita l'abbiamo fatta su strada un po' ghiacciata, il ritorno per il sentiero nel bosco

Circa 2 h la salita per quasi 400 metri di dislivello

Pensavamo che il Rifugio fosse chiuso ma abbiamo trovato la piacevole sorpresa, così abbiamo potuto prendere del vino per aperitivo (ci hanno portato gratuitamente dei crostini con affettato) e poi il dolce!








RISTORO BELVEDERE -cima Fertazza sabato 20 febbraio

Partiti da Pescul, parcheggio, comprensibilmente pieno, la salita l'abbiamo fatta in parte per sentiero battuto, in parte seguendo deviazione nel bosco, il ritorno per sentiero battuto. Percorso inevitabilmente molto frequentato

2 h. andata, 1h e 15 ritorno, dislivello 700 metri circa

Panorama a 360 gradi, che spazia dalla Marmolada, al Civetta, al Pelmo





RIFUGIO TALAMINI sabato 27 febbraio

Escursione da Vodo di Cadore, 2 h andata, 1 h. 15 ritorno, 855 metri di dislivello, 16 km totali circa aggiungendo un paio di km dal rifugio verso la forcella

Escursione su strada battuta, in costante salita, che costeggia alcuni bei fienili con i tetti sommersi dalla neve. Bello il panorama sul lato meno famoso del Pelmo e sull'Antelao.

Molto simpatici i titolari del Rifugio.




5 TORRI-SCOIATTOLI-AVERAU-NUVOLAU sabato 6 Marzo

Partendo dal parcheggio della seggiovia 5 torri (abbiamo parcheggiato lungo la strada in quanto il parcheggio era pieno essendoci anche una gara di sci), abbiamo seguito il sentiero 425 che entra nel bosco. 

C'era parecchia gente, con sci, ciaspole o con gli scarponi come noi. La giornata d'altro canto era meravigliosa quindi era inevitabile trovare gente.

Siamo arrivati al rifugio 5 torri in circa 1 ora e un quarto, poi abbiamo proseguito, siamo andati prima all'Averau, dove abbiamo incredibilmente trovato posto per mangiare in terrazza (mangiato benissimo!), e poi siamo arrivati sul Nuvolau. Che spettacolo!!!

Infine al Rifugio Scoiattoli con avvicinamento alla Torre più grande e via di nuovo verso il parcheggio.

14 km circa con 750 metri di dislivello, escursione estremamente appagante per i panorami tra i più belli che il bellunese può offrire, mediamente impegnativo, soprattutto nei tratti dove il percorso sale di quota in poche centinaia di metri. Nel complesso però non essendo molto lungo è affrontabile da tutti. 


E dall'8 marzo ripiombiamo nella zona arancione ... speriamo di poter tornare presto ad esplorare posti meravigliosi :)

 

martedì 5 gennaio 2021

altri libri...altri film (da metà ottobre)

Ancora una volta costretti per la maggior parte del nostro tempo libero a casa, mi dedico ad alcune passioni

Una nuova lista con i libri che leggo e con i film che guardo, sicuramente dimentico qualcosa:


Libri:

La Vita: istruzioni per l'uso (Georges Perec)

Gino Bartali. Una bici contro il Fascismo (Alberto Toscano)

La profezia di Celestino (James Redfield)

I primi 5 libri della saga de Le Sette Sorelle (Lucinda Reley)

Che cosa sa Minosse (Franceco Guccini e Loriano Macchiavelli)

I conquistatori dell'Antartide (Francisco Colaone)


Film:

Il meglio deve ancora venire

Non odiare

Lontano lontano

Il giovane Karl Marx

Marie Curie (deludente)

L'incredibile storia dell'isola delle rose

Il talento del calabrone

Volevo nascondermi 

Si muore solo da vivi

Il regno

Gli eroi del Natale

Palm Spring: vivi come se non ci fosse un domani

Togo: una grande amicizia

The Aeronauts

C'est la vie


Serie tv:

L'Alligatore 

La Regina degli scacchi