domenica 23 marzo 2025

La mia Valencia, a spasso da sola.

Partiti giovedì 28 novembre da Treviso con Ryanair e una certa confusione all'Aeroporto.

Dopo aver preso un taxi per il nostro appartamento in zona Cabanyal e aver lasciato i bagagli, usciamo per cena e ci fermiamo al Calamar. Posto spartano ma con personale gentile. 

Venerdì 29 usciamo insieme per fare colazione, acquistiamo la tessera per il trasporto pubblico e io compro il biglietto per 3 giorni che mi permetterà di utilizzare tutti i mezzi pubblici.

Inizia la mia scoperta della città in solitaria, vado infatti da sola in centro, visitando la Lonjia della Seta, imperdibile con un'ottima audioguida, Torre Serranos e Torre de Quarte e il Barrio del Carmen, 


Mi ritrovo con Giuseppe e Fabio e pranziamo al Mercado, passeggiamo per il centro e bevo la mia prima, e ultima, horchata con fartons alla Horcheria de Santa Catalina. Giusto assaggiare ma ci sono cose decisamente più buone, secondo me!


Decido di passare il pomeriggio al Museo Belle Arti, ingresso gratuito. Sono però già stanca e sicuramente non lo apprezzo come meriterebbe.

Dopo una doccia in appartamento, usciamo per cena, andiamo in un ristorante argentino nella zona di  Russafa.

Sabato 30 novembre esco presto di casa, visito velocemente il Mercato di Cabanyal, prendo il bus per Plaza Reina, e visito la cattedrale che fino alle 10.00 offre l'ingresso gratuito. Vedo quindi il Sacro Graal nella Cappella laterale dopo la fine della messa. 

Faccio una buona colazione al Bertal Homenatge e poi mi dirigo verso il Parco Real Viveur dove faccio una passeggiata davvero rilassante. Mi spiace avere così poco tempo. Devo infatti spostarmi e visitare almeno una parte del Parco Turia. Che meraviglia!!! Sono estasiata. Parco frequentato da tutti, bambini, adulti, anziani, ciclisti, corridori che si preparano alla Maratona che si svolgerà il giorno successivo. 



Arrivo alla città delle arti e delle scienze. Non amo le architetture moderne ma quest'area è a dir poco incredibile! Adoro il gioco di bianco, acqua e vetro. Una zona che sa di futuro. Qui ritrovo Giuseppe e Fabio. Facciamo delle foto all'area di partenza della Maratona e poi cerchiamo un posto dove pranzare. Si rivela ardua come ricerca ma alla fine mangiamo una paella valenciana.


Rientriamo in appartamento con non pochi problemi, io esco quasi subito per andare in centro. In bus è un caos. La città infatti è bloccata a causa di una manifestazione contro il governo della regione a seguito della tragedia legata all'alluvione che ha colpito la zona il 29 ottobre scorso. 

Scendo alla Porta de la Mar, visito velocemente il centro commerciale Le Cortes Ingles e mi imbatto nel corteo della manifestazione, vedo tanta dignità nel popolo valenciano. Ci sono tantissimi cartelli, tutti vogliono esprimere con le loro parole il dolore ma soprattutto la rabbia. Anche il governo centrale ne è colpito ma in misura minore rispetto a quello regionale le cui colpe sono legate anche al fatto che il Presidente abbia negato l'emergenza quando era in pieno atto. Arrivo a Piazza Ajumento, coinvolta anch'essa nella manifestazione. Decido infine di cenare con insalata valenciana patata bravas al Cosmo Hotel e Bar dove mi ero recata il giorno precedente per un caffè. Locale elegante e tranquillo. Con personale molto gentile. Peccato che abbia scelto i piatti sbagliati, le patate sono piene di salse e l'insalata ha...le sardine! 


Domenica 1 dicembre, è già arrivato il giorno della mia partenza. Vado davanti all'hotel Las Arenas per vedere i maratoneti (soprattutto per incrociare Giuseppe) e bevo un caffè al bar Sport. Prima dell'arrivo di Giuseppe però mi accorgo che il gruppo di testa è già in prossimità del km 20 che si trova nella strada parallela. Mi sposto velocemente lì e vedo passare il gruppo di testa dove c'è pure Kenenisa Bekele. Non finirà la maratona quel giorno ma dire di aver visto un campione olimpico è sempre una bella cosa. Sono passati veloci come fulmini ma almeno li ho videoregistrati. 

Torno davanti l'Hotel, saluto Giuseppe e mi sposto. Rientro in appartamento per recuperare le mie cose e vado al km 22 dove nuovamente vedo Giuseppe. L'atmosfera più rilassata nella zona della spiaggia, qui è di una festa per tutti! Il tifo sulle strade, su tutte quelle che ho attraversato, è davvero molto caloroso. Non corro ma capisco cosa può spingere a farlo per vivere da protagonisti questi momenti. 

Il tempo stringe, devo incontrarmi con l'auto di uber che ho prenotato fuori dalla zona chiusa al traffico. Arriviamo in aeroporto in poco tempo. Faccio qualche acquisto, anche se i negozi presenti in aeroporto sono pochi e attendo l'imbarco. Vedo che Giuseppe ha infranto il muro delle 4 ore riuscendo a fare il suo miglior tempo di 42 km e 195 metri!  

E' stata una vacanza breve ma molto intensa. Scoprire una città europea in solitudine mi ha dato modo di seguire i miei tempi e i miei desideri al 100% e mi ha spinto a cercare una chiave comunicativa con gli altri. Il mio inglese è pessimo e mi affido sempre troppo ai miei compagni di viaggio. Una città come Valencia si presta bene ad accogliere viaggiatori curiosi e il ricordo che mi lascia è di una bella prima volta!


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