domenica 4 maggio 2025

Come si legge l'INCI di un cosmetico?

Oggi scrivo un post un po' diverso dal solito ma su un argomento che mi sta a cuore da molto tempo e che credo possa essere utile a tutti.

Parliamo degli ingredienti in un cosmetico!!!

Se ti stai avvicinando al mondo della cosmesi biologica o semplicemente vuoi capire meglio di cosa sono fatti i cosmetici che utilizzi ogni giorno, imparare a leggere l’INCI è il primo passo. 

Ma cos’è esattamente l’INCI? È l’elenco degli ingredienti contenuti in un prodotto cosmetico, scritto secondo una nomenclatura internazionale, valida quindi ovunque.

🧴 Da dove si comincia?

L’INCI si legge come una lista: gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di quantità. I primi della lista sono quelli presenti in maggior misura, mentre gli ultimi sono spesso presenti in piccole percentuali (meno dell’1%). Spesso i prodotti vengono pubblicizzati proprio per la presenza di un ingrediente al loro interno e qualche volta però questo ingrediente quasi non c'è! Attenzione però: alcuni ingredienti anche se presenti in fondo alla lista possono comunque essere protagonisti del prodotto in quanto ci sono alcuni ingredienti che superata una certa percentuale non cambiano la qualità del prodotto ma anzi possono rovinarne la texture, per esempio. 

🌿 Nomi in latino o in inglese? Ecco cosa significano

  • Gli ingredienti naturali (come gli estratti di piante o gli oli vegetali) sono scritti in latino — per esempio: Aloe Barbadensis Leaf Juice (succo di aloe vera).

  • Gli ingredienti di sintesi o di origine chimica sono scritti in inglese — come Sodium Laureth Sulfate, un tensioattivo usato nei detergenti.

⚠️ Occhio a questi ingredienti: meglio evitarli

Se cerchi prodotti bio o ecocompatibili, ci sono alcune sostanze che è meglio riconoscere subito per poterle evitare:

  • Petrolati (Paraffinum Liquidum, Mineral Oil, Petrolatum): derivano dal petrolio, non sono biodegradabili e creano un film sulla pelle che non idrata ma anzi occlude la pelle.

  • Siliconi (Dimethicone, Cyclopentasiloxane, Amodimethicone): rendono la pelle e i capelli “lisci e setosi”, ma in realtà sono sostanze occlusive e non fanno bene né a te né all’ambiente.

  • Parabeni (Methylparaben, Propylparaben, ecc.): sono conservanti efficaci ma controversi, sospettati di essere interferenti endocrini.

  • PEG e PPG (Polietilenglicole e Polipropilenglicole): emulsionanti di origine petrolchimica, poco sostenibili.

  • Sequestranti come EDTA e suoi sali (Disodium EDTA, Tetrasodium EDTA): sono sostanze chimiche in grado di legarsi agli ioni metallici per stabilizzare i prodotti, sono efficaci ma poco biodegradabili e possono accumularsi nell'ambiente.

Cosa cercare, invece

  • Oli vegetali (es. Olea Europaea Oil per l’olio d’oliva, Argania Spinosa Kernel Oil per l’olio di argan)

  • Burri naturali (come Butyrospermum Parkii Butter, cioè burro di karité)

  • Acque floreali e idrolati (come Rosa Damascena Flower Water)

  • Conservanti più delicati e sicuri (come Sodium Benzoate, Potassium Sorbate)

📱 Serve aiuto? Guarda le certificazioni

La presenza di una certificazione BIO (da ente serio) è una garanzia che gli ingredienti siano ammessi dal discliplinare e che in tutte le fasi siano rispettati standard di qualità e sicurezza. 



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