E' una regione in cui si respira spiritualità ma anche storia e in cui tutto sembra creato solo per donare serenità.
Io non ho mai nascosto di avere un forte debole per questa piccola e verde regione.
Nel mio viaggio in solitaria avevo anche apprezzato la possibilità di visitarla abbastanza facilmente solo con i mezzi pubblici (treni ferrovie umbre e bus). Non so come sia la situazione ora e se siano ancora così efficienti anche se non frequenti.
Per non parlare delle strutture ricettive, sicuramente ci sarà solo l'imbarazzo della scelta per trovare l'agriturismo o il bed and breackfast più adatto alle proprie esigenze e magari a conduzione familiare e a basso impatto ambientale. I prodotti alimentari locali poi sono famosi in tutta Italia e anche fuori, ragione in più per visitare queste zone.
Purtroppo il sisma che ha colpito il Centro Italia avrà creato non pochi problemi anche a chi lavora con il turismo. Norcia ha sofferto e sta soffrendo per i grandi danni riportati, a Castelluccio fortunatamente sono riusciti a piantare e far crescere le lenticchie. Quello che io non sostengo è il turismo dell’orrore, nei luoghi dei disastri per un amore del macabro e per senso di protagonismo. Sicuramente, invece, recarsi in zona per sostenere il lavoro di chi ce la sta mettendo tutta per risorgere è la risposta giusta ad un evento naturale che si è rivelato così tragico.
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