E' passato un po' di tempo dal mio ultimo post....2 anni....
Scusate la mia latitanza....ma il 2016 sarà ricco di post....intanto inizio pubblicando i resoconti dei viaggi che ho fatto in questi mesi...e subito vi parlo di Lisbona!
Non so perché ma da sempre nutrivo un’innata simpatia e interesse per
l’intera regione lusitana, e uno dei miei scrittori preferiti è José
Saramago. Dopo aver visitato la capitale posso dire che la mia simpatia era ben riposta e
sono ancor più attratta da questa Nazione e da questo popolo.
Informazioni pratiche
Il volo (partenza 01/01/2014 ritorno 05/01/2014 con Easy
Jet) lo abbiamo prenotato a fine settembre ma nonostante il largo
anticipo abbiamo pagato quasi 300 euro a testa … causa periodo festivo,
all’andata è partito in ritardo mentre il ritorno è stato in perfetto
orario!
Hotel: noi abbiamo alloggiato all’hotel Jorge V in una
parallela di Avenida da Liberdade, molto vicino a piazza Marques de
Pombal. Posizione assolutamente perfetta, zona tranquilla ma
centralissima. Comoda alla Metro e anche per raggiungere il centro
storico o la zona di Belem. Interni un po’ vecchiotti, in camera nostra
la tapparella era difettosa e i vetri in generale mi sembravano leggeri
perché la notte pur non essendoci molto traffico si sentivano i rumori
della strada, ma il letto era davvero comodo, le lenzuola molto morbide e
la pulizia era dignitosa, la colazione ricca di opzioni dolci e salate.
Unico appunto: a noi non è capitato ma i tavoli erano pochi in
confronto alla capienza dell’albergo e se tutti scendono a fare
colazione nello stesso momento qualcuno rischia di non trovare posto e
di dover attendere in piedi (infatti il 5 gennaio mentre noi mangiavamo si è
formata la coda)… il personale estremamente gentile, alcuni capiscono
l’italiano ma comunque parlano molto bene inglese. Si prodigano per ogni
questione e sono disponibili davvero in tutto!!! Fatte le debite considerazioni tornassi a Lisbona
sicuramente alloggerei qui di nuovo!
Spostamenti: i mezzi pubblici sono efficienti e frequenti. La
metropolitana, suddivisa in tre linee distinguibili dal colore, è
semplice da usare e davvero comoda. Sicuramente consiglio di utilizzare
tutti i mezzi di trasporto pubblico (soprattutto sono da provare gli
elevadores … davvero caratteristici). Unico limite è che non esiste una
mappa integrata di tutti i mezzi (se non in alcune fermate del bus) da
poter portare sempre con voi. Ma essendo i vari bus davvero frequenti
non dubito riuscirete a recarvi dove desiderate senza perdere troppo
tempo.
Lingua: non sarà mai uno scoglio, non solo perché loro
conoscono bene l’inglese e spesso anche l’italiano, ma soprattutto per
la loro disponibilità a farsi comprendere! Sentir parlare velocemente in
portoghese era per me interessante ma incomprensibile. Se parlano piano
(o se si legge) la lingua risulta comprensibile oltre che, almeno per
me, molto piacevole. Mi sento di smentire però chi dice che sembra
dialetto veneto. Ci sono alcune parole simili, è vero, ma il suono delle
lettere, la pronuncia è differente e poi ci sono tantissime parole che
non centrano nulla!
Lisboa Card: noi abbiamo preso quella valida 72 ore a 39 euro.
Sinceramente non so se a livello di costi ci sia davvero convenuta ma a
livello di tranquillità sì! Per tre giorni nessun pensiero, abbiamo
preso innumerevoli volte tram, metropolitana, bus, elevadores senza
pensarci. Inoltre i vari musei che abbiamo visitato erano gratis o
scontati. Io la rifarei sicuramente!
Tempo/temperatura: non siamo state molto fortunate. Infatti la
mattina il cielo era sempre grigio, ha piovuto almeno un po’ 3 giorni
su 4 (il 4/01 ha proprio diluviato) e verso il tardo pomeriggio usciva
un po’ di sole in mezzo alle nuvole. Nonostante ciò si stava sempre bene
(non era mai umido come a Venezia) e la temperatura minima che abbiamo
“registrato” è stata di 10 gradi la sera del 03/01, quella massima 19
gradi la mattina del 05/01
Addobbi natalizi: con il calare della luce del
giorno la città si illuminava grazie alle belle illuminazioni presenti
soprattutto in centro! Alberi di luci nelle piazze principali, luci
sempre diverse in ogni rua. Bello!
E ora vi racconto cosa abbiamo visto
Siamo arrivate di sera e abbiamo preso un taxi
dall’aeroporto, ci siamo dirette subito in hotel e ci siamo addormentate
all’istante!
Giovedì 02
Avremmo voluto andare subito a visitare la zona di Belem, ma
dovendo acquistare la Lisboa Card e seguendo il consiglio del
receptionist dell’hotel ci siamo dirette verso il “centro”. Abbiamo
percorso l’Avenida da Liberdade. Nonostante la pioggerellina che
scendeva abbiamo trovato molto piacevole percorrere questo ampio viale.
E’ meno trafficato di quanto mi aspettassi, le aiuole sono ben curate e
spesso ci si imbatte in belle statue. Giunti in piazza Restauradores
siamo entrate nell’ufficio turistico dove abbiamo acquistato la Lisboa
card.
L’idea di riserva era quella di visitare l’Alfama seguendo
un percorso a piedi che avevo trovato su un sito web. Purtroppo abbiamo
vagato malamente per trovare il punto di partenza. Nel nostro vagare
abbiamo visto la bellissima facciata della stazione Rossio, e Piazza D.
Pedro IV con il Teatro D. Maria II.
Il tempo passava e non concludevamo niente. Al volo ho deciso di
prendere l’ascensores Gloria, un misto tra un tram e una funicolare, pur
senza sapere dove portasse! Una volta arrivate al Miradouro di R. Pedro
de Alcantara abbiamo cercato di orientarci e abbiamo fatto un bel po’
di foto! Questo belvedere è centralissimo quindi molto comodo da
visitare e sicuramente è il più bello di quelli che ho potuto ammirare,
la vista è piena sull’Alfama e sul Castello in particolare! Direi
imperdibile!
Ancora non pienamente sicure di quello che avremmo visto siamo scese
per la Rua D. Pedro de Alcantara e abbiamo visitato le chiese di S.
Roque e degli Italiani.
In piazza Camoes abbiamo acquistato la nostra prima Pasteis de Nata
presso uno dei tanti punti vendita della Padaria Portuguesa, 90
centesimi ottimamente spesi! Questo dolce è davvero delizioso.
Proseguendo la nostra passeggiata ci siamo imbattute nella statua di
Pessoa fuori dal bar Brasileira. Foto di rito e soddisfazione per la mia
amica appassionata del poeta. Visitiamo i resti del Convento do Carmo
(mi sembra 1.60 euro grazie allo sconto Lisboa card), distrutto dal
terremoto del 1755 e mai ricostruito. Ci fosse il cielo azzurro sarebbe
un’emozione ancora più grande. Stiamo per perderci nuovamente ma grazie
ad un gentilissimo passante raggiungiamo l’elevador di St.a Justa, un
vero e proprio ascensore. Facciamo foto del panorama che si gode anche
da qui. E scendiamo! Ci fermiamo in un’altra Padaria Portuguesa e con
soli 4,95 euro mangiamo una zuppa, un panino con carne arrostita e una
spremuta di arancia. Assolutamente economico, salutare e buono!
Raggiungiamo Terreiro do Paco e ammiriamo il Tejo e il Ponte 25 Abril.
All’ufficio informazioni chiediamo dove prendere il tram (28 o 15) che
porta in Cattedrale. Le indicazioni dateci in inglese si rivelano non
chiarissime e così ci arriviamo a piedi. Luogo bellissimo. Ora però
vogliamo prendere il bus. E lo prendiamo. Raggiungiamo il castello.
Paghiamo 6 euro (20% di sconto grazie alla card) e ci dedichiamo a
questo luogo impregnato di storia. Bello il panorama. Simpatica la
presenza di pavoni! Non riusciamo a raggiungere gli scavi archeologici,
perché non si capiva dove bisognasse passare. Le indicazioni erano
contraddittorie e alcuni cancelli chiusi, peccato. Usciamo dal borgo e
ci dirigiamo verso il Miradouro de Santa Luzia particolare per la
presenza di azulejos. Anche questo, in un giorno di sole, credo mi
avrebbe lasciato un ricordo diverso. Ho appena dato un occhiata alle
immagini che trova google: direi che sono immagini bellissime ma ora il
belvedere non è tenuto così bene. Prendiamo il tram per tornare verso la
piazza principale. Speriamo di poter degustare gratuitamente dei vini da
ViniPortugal ma sono chiusi per problemi tecnici fino a data da
destinarsi. Camminiamo verso la Casa dos Bicos. La Fondazione Saramago,
che qui ha la sua sede, riapre il 03/01 benissimo! Io non mancherò!
Decidiamo di sederci per bere un aperitivo ma nel primo bar scelto i
prezzi sono folli: 9.50 euro per un cocktail. Passiamo alla parte
opposta della piazza e ci sediamo ai tavolini di “Nosoloitalia”. Non il
massimo della autenticità portoghese ma alla fine ci accontentiamo.
Beviamo un bicchiere di buon Porto a 4 euro, decidiamo poi di mangiare
li una pizza e risolvere anche la nostra cena. Il locale è grande e
moderno. La scelta spazia dalle pizze alla cucina. I prezzi rispetto ad
altri locali che ho visto è forse un po’ altino ma niente di eccezionale
soprattutto se si considera che siamo davvero in centro
Finito di cenare percorriamo Rua Augusta e prendiamo la metro fino a Marques de Pombal.
03/01
Oggi andremo a Belem, ma prima prendiamo la metro e ci fermiamo alla
stazione Rato, ci dirigiamo verso la Basilica da Estrela, passando per
il bel parco omonimo. Anche con il grigiore e la pioggerellina la
sensazione di pace e relax del parco ci affascina. All’interno della
Basilica è possibile vedere un magnifico presepe (0,50 centesimi) opera
di Joaquim Machado de Castro, il più illustre rappresentante dell’arte
dei presepi portoghesi. La costruzione di questo presepe con una miriade
di personaggi (circa 480) durò circa tre anni e coinvolse anche gli
allievi del maestro.
Ci dirigiamo verso Casa di Fernando Pessoa (ingresso scontato con
Lisboa Card). Visitiamo il museo all’interno. La mia amica, appassionata
del poeta, rimane un po’ delusa dalla quasi assoluta assenza di
riferimenti legati alla sua produzione letteraria. Presenti sono invece
cimeli e una zona divertente ed interattiva per conoscere la vita del
poeta. Torniamo in prossimità della Basilica e prendiamo un bus,
chiediamo all’autista dove cambiare per Belem e lui al capolinea ci
indica che siamo alla fermata di cambio. Attendiamo un nuovo bus che ci
porterà direttamente nei pressi del Monastero dos Jeronimos dove ci
attende una lunga coda: 45 minuti … non sapendo che con la nostra Lisboa
Card avremmo potuto entrare immediatamente! E così visitiamo quello che
credo sia il Monumento più bello in assoluto, in particolare,
naturalmente, il Chiostro interno! Anche la Chiesa è bellissima! Il
tempo è tiranno e l’ora del pranzo è stata quasi superata. Entriamo nel
Centro Culturale di Belem e raggiungiamo il bar posto all’ultimo piano.
C’è un self service che ci permette di rifocillarci alla vista del
Monumento alle Scoperte! Qualche foto e via a piedi verso la Torre
simbolo della città! Che emozione! L’acqua del Tajo è agitata e sporca a
causa del maltempo. Questo non toglie fascino all’edificio simbolo
della città: un capolavoro. Entriamo (gratis con Lisboa Card) e ci
godiamo la visita anche se pioviggina e non riesco a fare foto
memorabili. Compriamo qualche ricordo allo shop e ce ne andiamo verso il
Monumento alle Scoperte! Facciamo molte foto a questo imponente
manufatto. Saliamo con l’ascensore nella terrazza (sconto con la Card) e
ci dimentichiamo di guardare dall’alto la cartina geografica mondiale
disegnata sul pavimento, quindi quando già stavamo andando via torniamo
su. La prossima tappa è la Pasteis de Belem, passiamo per il regale
giardino Praca do Imperio e ci mettiamo in coda per assaggiare il dolce
più famoso della città: la Pasteis del Belem. E’ effettivamente diversa
da quelle di Nata ma sinceramente ho apprezzato molto entrambe!!!
Abbiamo fatto qualche foto all’interno di questa storica pasticceria ma
non ci siamo accomodate vista la coda per poter consumare qualcosa
all’interno. Riprendiamo la nostra marcia per il Museo delle Carrozze.
Gratis con la Card. Bellissimo! Posizionato in un palazzo d’epoca, la
collezione presenta pezzi davvero meravigliosi oltre che di valenza
storica! Per la mia amica che era perplessa sulla mia idea di visitare
questo museo è invece una rivelazione e ricevo i suoi complimenti!
Non è troppo tardi anche se i musei ormai sono tutti chiusi,
decidiamo perciò di raggiungere il Panteon per poterlo almeno ammirare
da fuori. Così prendiamo prima un bus fino a Rato e poi la metro fino a
Santa Apolonia. In pochi minuti (in salita però) raggiungiamo il Panteao
Nacional. Qualche foto e via di nuovo verso la Praca do Comercio.
Chiediamo informazioni per il bus turistico Yellow Bus che intendiamo
prendere il giorno seguente. Abbiamo lo sconto grazie alla Lisboa Card e
ci costerà 11 euro. Potremo scendere ad ogni fermata e risalire quante
volte vogliamo. Da li percorriamo rua Augusta e veniamo fermate da una
ragazza che promuove un ristorante. Turistico ma economico. Decidiamo di
fermarci lì per la cena. Ci verrà servito un ottimo Vino Verde e
conosceremo Vittorio un simpaticissimo bimbo calabrese, in vacanza con
la sua famiglia
Sfinite dall’intensa giornata prendiamo la metropolitana e andiamo in hotel.
04/01
Prima delle 10 siamo in Praca da Figueira da dove parte il
nostro bus, OLISIPO TOUR. Fuori dal bus una ragazza ci fa pagare e ci
lascia la ricevuta. Saliamo in bus e dopo qualche minuto parte, ma non ci
sono stati dati gli auricolari per ascoltare la guida (anche in
italiano)! Ce le facciamo dare ma così saltiamo la nostra prima fermata:
la fondazione Saramago, scendiamo perciò alla fermata successiva che
comunque era prevista e visitiamo il Museu do Fado. E’ possibile
usufruire di un audio guida… ma in italiano non c’è! Così io scelgo il
francese lasciando la mia amica Carlotta perplessa. Non sono molto brava
con le lingue e spero che il francese, più vicino all’italiano e che ho
studiato tempo fa, mi aiuti. Credo sia meno ingannevole dell’inglese, del quale per altro non sono certo una esperta.
Alla fine direi che me la sono cavata. Il museo è ben fatto è per nulla
noioso. Molto esaustivo ed interattivo! Emozionante sentire voci calde
intonare struggenti melodie. Ma il fado non è solo saudade e lacrime …
alcune canzoni sono decisamente vivaci e ricordano le nostre tarantelle.
Sicuramente un museo da visitare!
Finita la nostra visita ci dirigiamo verso casa dos Bicos,
dove attualmente c’è la Fondazione Saramago. Se non avete letto nulla
dello scrittore forse non vale la pena fermarsi qui, io che ho letto
molti dei suoi libri e che trovo sia stato uno dei più grandi
intellettuali del 900 non posso mancare. E non vengo delusa:
l’esposizione si sviluppa in un solo piano ed è incentrata sulle opere
dello scrittore. E’ presente anche la medaglia consegnatagli per il
Premio Nobel ricevuto nel 1998 e ci sono alcuni schermi dove si assiste
ad alcune interviste o al discorso pronunciato in occasione del
conferimento del Nobel. E’ stato ricostruito anche il suo studio.
In un altro piano si trova un negozio/libreria, poi troviamo un auditorium e la biblioteca.
Abbiamo preso al volo il bus turistico e con gli auricolari abbiamo
ascoltato la guida spiegare particolari sulla zona che stavamo
attraversando. Siamo scese poco dopo per visitare il Museu do Azulejo.
Un museo molto ricco e interessante. C’è una esposizione permanente e
poi c’è una zona con le esposizioni temporanee. Si può visitare anche
una chiesa con piastrelle ai muri, molto particolare. All’interno del
museo c’è un ristorante carinissimo. Ho pranzato con una zuppa di
verdure, un piatto con crepes al pollo, squisita, piatto servito con
insalata mais olive e pomodori e una bibita a 10 euro! I prodotti erano
di ottima qualità infatti i mais sembravano appena stati tolti da una
pannocchia arrostita, e le olive erano gustosissime, molto di più di
quelle che ho mangiato la sera al Clube de Fado!!!
Finita la visita al Museo siamo uscite e abbiamo atteso il nostro bus
per riprendere la visita “guidata”. La fermata successiva a cui avremmo
voluto scendere era verso la fine così ci siamo godute la città sedute
al piano superiore del bus, peccato per il vento e la pioggerellina che
mi hanno impedito di fare foto migliori (infatti non si poteva stare
nella parte del bus senza copertura e io mi spostavo per il bus ma ero
in piedi quando andavo a fare foto).
Il giro di questo tour è davvero interessante perché si può visitare
la zona che ospitò l’EXPO del 1998, una zona modernissima, con la
presenza della futuristica stazione d’oriente opera di Calatrava e con
altre strutture avveniristiche. Poi si passa ad una bella zona
residenziale (Alvalade) poco più avanti si può ammirare Campo Pequeno.
Infine anche casa di Amalia Rodrigues e il Parlamento. Siamo scese in
piazza Cais dos Sodre e da li siamo andate a prendere la funicolare
Bica. La breve traversata che compie è affascinante e descrive bene le
caratteristiche di questa città. Giunti a destinazione cerchiamo il
Miradouro di Santa Caterina che la mia guida descrive come quello in cui
si ritrovano gli artisti di strada. Quando ci passiamo noi c’è qualche
turista e un paio di ragazzi con lo skateboard. Il panorama sul Tejo è
bello ma coperto da antenne televisive e da qualche gru. Insomma ci
delude un po’. Ci fermiamo a bere qualcosa di caldo in una pasticceria
dove, naturalmente, ordiniamo due pasteis. Buone anche qui. Ci dirigiamo verso la
fermata del tram, saliremo sul mitico 28 anche se solo per due fermate.
Infatti poi prendiamo la metro e ci dirigiamo in albergo. La sera ci
attende la cena con spettacolo di Fado! Quindi ci prepariamo per bene e
verso le 19.30 andiamo in Marques de Pombal, facciamo le vip e prendiamo
il taxi per non rischiare di perderci cercando il Clube do Fado. Con 7
euro ci arriviamo. Il locale si mostra subito chic, il personale infatti
è molto premuroso. I tavoli però sono vicinissimi e lo spazio è
pochino. Ordiniamo un bicchiere di vino a testa (io rosso, Carlotta
bianco), un piatto di porco preto io, uno di baccalà per Carlotta. Gli
antipasti sono serviti in automatico, ci portano dell’olio d’oliva,
delle olive, alcune verdure pastellate, e delle salsiccette decisamente
gustose. Particolarità del locale è la presenza all’interno di un pozzo
arabo dal quale oggi i camerieri invitano ad esprimere un desiderio.
Verso le 21.20 le luci sono diventate soffuse e sono entrati in sala tre
musicisti (un chitarrista, un violoncellista e uno con la chitarra
portoghese) e la cantante: Cristina Madeira. Hanno eseguito 4 canzoni
dalle melodie struggenti. Una voce calda e profonda che mi ha fatto
emozionare! Dopo la loro uscita abbiamo ordinato i dessert: una pasteis
(3.50 euro) e una fetta di torta (9,50 euro!!! Mi aspettavo di ricevere
una fetta super, invece era nella media)… che abbiamo diviso in due.
Poco dopo sono rientrati i musicisti e questa volta erano accompagnati
da un cantante maschile, di cui non ho scoperto il nome purtroppo! Anche
lui ottima voce e ottimo interprete, canzoni meno malinconiche ma
altrettanto coinvolgenti. Ho avuto il piacere di fare i complimenti a
Cristina Madeira con cui ho fatto anche una foto, una donna molto dolce!
Tra una esibizione e l’altra, mentre ero alla toilette al piano di
sopra ho sentito musica popolare allegra e il suono di tamburelli.
Scendo e trovo un gruppo folk che raccoglieva offerte. Non ho capito se
per autofinanziarsi o per un progetto a sostegno di qualcosa. Comunque è
stato un fuori programma simpatico
Passeggiata piacevole dopo cena, poca gente in giro pur essendo sabato. Nanna.
05/01
Ultime ore a Lisbona, avevamo già deciso di recarci a
visitare il Parco Edoardo VII e l’estufa fria, la serra fredda con
all’interno serra calda e una zona dedicata alle piante grasse. La
scelta legata ai tempi e alla zona in cui avevamo l’hotel si è rivelata
una piacevole sorpresa. La veduta dal fondo del Parco verso il Tejo, era
bella ma non come credo sia in giornate più limpide (finalmente però il
cielo non era grigio e un po’ di sole ogni tanto faceva capolino tra le
nuvole). Le serre sono un interessante spettacolo. Una mattinata
rilassante per ammirare piante di tutto il mondo. Unica perplessità
legata al nome delle piante che a volte era posizionato in modo evidente
con la zona di provenienza mentre altre volte non c’era nemmeno. Non so
quanto costi l’entrata, noi ci siamo andati gratuitamente con la lisboa
card che stava per scadere! Se avete del tempo libero o alloggiate nei
paraggi non ho dubbi: ci dovete fare un giro! Ci siamo fermate per un
dolcetto al bar del parco, un posto piacevole. E poi ci siamo dirette
verso la Padaria Portuguesa davanti al nostro hotel. Ultimo pranzo,
molto gustoso e via a prendere i bagagli lasciati in hotel. Non avendo
più la lisboa card valida abbiamo deciso di prendere il taxi che per 10
euro ci ha portate con i due bagagli in aeroporto! L’aeroporto è
raggiungibile anche in metropolitana, credo ad un prezzo irrisorio. Ma
abbiamo voluto esagerare e approfittare del prezzo abbordabile dei taxi.
Lisbona lascerà in me un ricordo indelebile dei suoi panorami e della gentile disponibilità dei suoi abitanti!
p.s. A distanza di due anni, il ricordo della gentilezza degli abitanti di Lisbona è ancora vivo in me. Rileggere il racconto poi mi ha riportato alla mente quanto questa città sia ricca di cose da ammirare e piena di un fascino struggente.
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