Eccomi a raccontarvi del mio ultimo viaggio...3 giorni a Genova, città che ho visitato ora per la prima volta.
Sabato 18 novembre
Partiamo da Mestre
intorno alle 8,00, arriviamo a Boccadasse verso le 12,00 e ammiriamo
la tranquillità di questo colorato borgo di pescatori. Mangiamo
sulla spiaggia, al sole, e riprendiamo l'auto verso il parcheggio di
Piazza Vittoria. Lasciata l'auto cerchiamo la stanza che abbiamo
prenotato tramite booking.
Scopriamo la prima
particolarità tutta genovese: i numeri civici non sono progressivi
ma ne esistono di due tipi: rossi per gli esercizi commerciali e neri
per gli edifici residenziali.
Lasciate le valigie
usciamo alla scoperta della città. A piedi raggiungiamo prima via XX
settembre e poi piazza De Ferrari, che ospitava un mercatino del
cioccolato, prendiamo via San Lorenzo e visitiamo il bel Duomo.
Girovaghiamo per i caruggi arrivando in via Garibaldi con i suoi
palazzi eleganti e imponenti. Compriamo la Museum Card con
l'estensione per i mezzi pubblici e andiamo verso via del Campo.
Voglio recarmi presso via del campo 29r l'Emporio dedicato a Fabrizio
Dè Andrè e ai cantautori genovesi purtroppo c'è l'intervista ad un
musicista, pertanto non possiamo visitare il luogo che è molto
piccolo e non faccio nemmeno una foto.
Torniamo verso via
Garibaldi e visitiamo tre palazzi dei Rolli: palazzo Rosso, palazzo
Bianco e palazzo Tursi. Onestamente la nostra visita è stata
abbastanza superficiale e veloce. Sicuramente si prova una certa
emozione nel vedere un violino e una chitarra appartenuti a Nicolò
Paganini. Purtroppo arriviamo invece un po' tardi per ammirare il
tramonto dal belvedere di palazzo Rosso...ma comunque molto bello il
panorama.
Ci fermiamo per un
aperitivo pensando sia presto per cenare ma sbagliamo: paghiamo due
stuzzichini, una birra, e un cocktail analcolico sui 16 euro e poi
non riusciamo a trovare un locale libero per la nostra cena pur
andando fino al porto vecchio e visitando anche Eataly.
Alla fine ci
accontentiamo di una cena semplice in un locale mediocre...
Dopo cena abbiamo
gironzolato per il centro e siamo andati a nanna.
Domenica 19 novembre ci
svegliamo presto e usciamo per la colazione che è compresa nel
prezzo della stanza. Il bar che la offre però apre alle 9.00 e noi
arriviamo alle 8,40 così facciamo una foto all'Arco di Trionfo in
Piazza della Vittoria e attendiamo l'apertura del bar. Con il tram
andiamo in zona porto antico e ci rechiamo al Galata, Museo del Mare.
Arriviamo presto così leggiamo i pannelli esposti nella darsena che
raccontano molte curiosità sulla storia del porto di Genova.
Alle 10,00 entriamo nel
Museo e ci restiamo per 3 ore. Meriterebbe ancor più tempo. Un museo
davvero affascinante, ricco e anche molto innovativo. Bellissima la
ricostruzione della galea a grandezza naturale, toccante il percorso
che permette al visitatore di rivivere l'esperienza dei nostri
emigrati (ci viene dato un finto passaporto, passiamo in dogana dove
un video un doganiere ci dice chi siamo e dove andremo raccontando
storie vere di italiani imbarcati a Genova, poi camminiamo tra le
case ricostruite di Genova dove un albergatore fa affari sulla pelle
dei migranti, e saliamo sulla nave vedendo cuccette ricostruite e
sale mensa, atterriamo passando da un quartiere di liguri in
argentina fino ad arrivare ad Ellis Island negli Stati Uniti).
Interessante la mostra sull'affondamento dell'Andrea Doria. Uscendo è
possibile effettuare la particolare visita al sommergibile
Nazario Sauro.
Il sommergibile Nazario Sauro in una splendida giornata di novembre 2017, Genova
Il sommergibile Nazario Sauro in una splendida giornata di novembre 2017, Genova
Prendiamo delle focacce e
le mangiamo seduti al sole su una panchina davanti all'Acquario.
Andiamo al Bigo, una struttura realizzata da Renzo Piano nel 1992 per
il cinquecentenario dalla scoperta dell'America, (compreso nel
biglietto dell'Acquario acquistato per il giorno successivo tramite
internet, ma il Bigo lunedì di novembre è chiuso) e devo dire che
il panorama a 360 gradi che permette di vedere è davvero
affascinante. La città secondo me da il meglio di sé guardandone i
tetti. Si percepisce ancor più il sali-scendi che la
contraddistingue. Prendiamo la metro e andiamo verso la Lanterna con
una lunga passeggiata. Per prendere il sentiero attrezzato panoramico
sul porto perdiamo un po di tempo non essendo molto chiaro il
percorso. Il sentiero ha pannelli esplicativi che permettono di
cogliere le differenze tra com'era il porto e come è cambiato negli
anni. Arriviamo al faro simbolo di Genova. Lo visitiamo e
fotografiamo il panorama da questa prospettiva. Qui la città
acquista tutte le sue caratteristiche di porto laborioso.
Vorremmo visitare il
Palazzo del Principe pensando sia gratis con la card ma è solo
scontato quindi dopo aver visto il giardino ci spostiamo a palazzo
Reale in tempo per ammirare dalla sua terrazza un tramonto sul mare
dai colori del fuoco. Visitiamo il palazzo che ha delle stanze
davvero molto ricche. Usciti andiamo in camera, ci cambiamo e usciamo
per andare al ristorante che abbiamo prenotato (memori dalla sera
prima, ma la domenica scopriamo che molti locali sono chiusi e
decisamente i genovesi escono molto meno). Mangiamo benissimo in un
locale particolare con un proprietario e chef loquace.
Passeggiamo per il centro
e andiamo a dormire.
Lunedì 20 novembre
abbiamo prenotato la visita all'Acquario. Vi restiamo 2 ore ammirando
alcuni esemplari affascinanti. Questi posti mi lasciano sempre un
misto tra tristezza per la costrizione in cui vivono questi animali e
il fascino di poterli ammirare così facilmente. Sicuramente apprezzo
alcune scelte che l'Acquario sta facendo per arrivare ad avere solo
animali nati in cattività.
Facciamo una breve visita
della Biosfera (perdibile) e cerchiamo un posto dove mangiare.
Finiamo oltre la zona del Bigo, verso la Ruota Panoramica. Mangiamo
in un bistrot e decidiamo di andare all'auto per tornare a casa.
Un'altra città visitata,
almeno in parte. Un altro luogo che mi ha lasciato emozioni e un bel ricordo. E' una città affascinante anche se ha tutte le contraddizioni portate dal mare, dal porto e dalla modernità. Una città che si lascia scoprire poco alla volta, probabilmente non adatta al visitatore veloce e distratto. Credo che meriti una visita attenta ma credo che almeno una volta nella vita il Galata sia da visitare (no, l'Acquario non necessariamente).