Desideravo da molti anni visitare la Giordania, quest'anno ci sono riuscita, proprio nel momento in cui è diventata particolarmente di moda.
Il nostro viaggio non è stato "sostenibile" o "in punta di piedi" come piace a me. Per una meta così abbiamo optato per un tour organizzato soprattutto perché sembravano difficili gli spostamenti interni non essendoci una rete ferroviaria di trasporto persone e vista la presenza di mezzi pubblici rari e sicuramente scomodi.
Moltissimi tour operator stanno proponendo questa meta, affascinante dal punto di vista naturalistico ma anche storico. Inoltre è uno dei pochi paesi dell'area medio-orientale in una situazione politico-amministrativa tranquilla e aperto al mondo occidentale. Inoltre il suo clima mite lo fa davvero un Paese ideale in autunno. Abbiamo scelto Boscolo Tours per una serie di coincidenze e disponibilità di date a noi adatte.
Siamo partiti, purtroppo, da Roma martedì Primo novembre con il volo di Wizzair delle ore 15.00 per Amman.
Abbiamo raggiunto Fiumicino con la automobile (partendo la sera prima, fermandoci a dormire in un agriturismo a Figline Valdarno che proprio la mattina della nostra partenza ha chiuso per sempre) che abbiamo lasciato in un parcheggio sosta lunga ad un prezzo davvero vantaggioso. Dal parcheggio ci portano all'aeroporto in navetta. Lì era presente una referente di Boscolo e abbiamo incontrato quasi tutto il gruppo.
Volo più o meno in orario, siamo atterrati ad Amman, dopo 4 ore, alle 21.00 locali (normalmente c'è la differenza di +1 ora sul nostro orario ma da quest'anno non sono tornati, per la prima volta, all'ora solare pertanto la differenza di fuso è stata di 2 ore), abbiamo incontrato un addetto alla consegna dei visti (che se l'è presa comoda) e dopo aver ritirato i bagagli e i passaporti siamo potuti uscire dall'aeroporto dove il nostro bus ci attendeva insieme alla guida che ci avrebbe accompagnato in tutto il nostro tour: Tareq e all'autista, molto bravo e sicuro alla guida: Ali.
Siamo giunti all'hotel Ambassador a Boutique Hotel dove abbiamo cenato al buffet e siamo andati a letto parecchio stanchi.
Mercoledì 2 novembre alle 8.00 appuntamento con il gruppo sul bus, direzione Jerash, antica Gerasa. Sul bus Tareq ci inizia a raccontare qualcosa nella nazione che ci ospita, stato di "recente" creazione. I panorami fuori dal finestrino, lasciato il centro di Amman e il suo traffico, sono quelli che potremmo trovare in qualche altro paese mediterraneo, o anche in alcune zone del nostro Sud Italia: alberi da frutto, terreno brullo ma comunque fertile.
Arriviamo al sito archeologico e iniziamo a visitarlo: si rivela davvero ricco di reperti storici, molto ben conservati, basiliche, piazze e teatri. Ci stupisce e affascina.A pranzo andiamo in un ristorante libanese molto grande. Il menù è simile a quello che troveremo anche nei ristoranti giordani: salse varie e creme come l'immancabile Hummus, insalatine, e poi carne.
Ci spostiamo ad Ajlun dove visitiamo un castello importante per le comunicazioni con le altre fortezze vicine durante le crociate. Interessante punto panoramico anche in una giornata non limpidissima.
Infine ci fermiamo in centro ad Amman per una veloce passeggiata nel traffico e nel caos. Cambiamo qualche euro in dinari giordani e riprendiamo il nostro bus verso l'hotel.
La sera è prevista una cena facoltativa presso una famiglia giordana. Noi e un'altra coppia non andremo pertanto prenotiamo in un ristorante nella zona nuova e moderna di Amman.
Dopo la doccia, con un'autista e una macchina messa a disposizione dall'hotel raggiungiamo la zona di Abdali Boulevard dove raggiungiamo il ristorante Jubran. Mangiamo bene ad un prezzo simili ai nostri ristoranti, se non più caro considerando che abbiamo bevuto solo acqua. Dopo un sguardo al panorama sui grattaceli vicino, passeggiamo per questa zona commerciale e prendiamo un dolce. Rientriamo in hotel decisamente stanchi.
Giovedì 3 novembre il programma prevede una visita facoltativa ai "castelli del deserto" e alla cittadella + teatro romano di Amman. Tutto il gruppo decide di partecipare così alle 8.00 partiamo in direzione Est. Superata la periferia della capitale il paesaggio inizia a cambiare fino a far spazio ad una distesa di sassi e sabbia. Siamo in un territorio desertico e la strada porta verso i confini con Iraq -Arabia Saudita. Andiamo subito ad Amra dove è presente uno dei beni patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Si tratta di un palazzetto costruito tra il 723 e il 743 dal futuro califfo omayyade Walid II. La sua unicità risiede all'interno dove è possibile ammirare numerosi affreschi ma soprattutto gli unici del mondo mussulmano che rappresentano figure umane.Dopo la visita ci siamo spostati alla fortezza di Azraq, protagonista di molti secoli di storia e di vari rifacimenti. Rientrando verso Amman ci fermiamo al Qasr al-Kharrana su cui non c'è accordo tra gli storici sul suo uso, in quanto non aveva depositi per l'acqua pertanto molti tendono ad escludere fosse un caravanserraglio.Dopo il pranzo in un ristorante tipico giordano ad Amman (molto grande e caratteristico dove abbiamo mangiato le stesse cose del giorno precedente con l'aggiunta del piatto beduino per eccellenza: il mansaf) ci siam spostati alla Cittadella, la zona archeologica della citta. Posizionato in cima ad un colle centrale, estremamente panoramico, è possibile visitare molti resti. Prima che chiuda corriamo verso il Teatro Romano, molto ben conservato.
Arrivati al campo Sun City pranziamo, sistemiamo i bagagli nelle nostre tende e usciamo per l'escursione nelle jeep. Divertentissimo correre sulla sabbia ammirando le montagne di questo incredibile deserto. Facciamo alcune soste che ci permettono di fare foto e ascoltare Tareq illustrarci particolari interessanti. Ci concediamo anche una foto di gruppo. Ammiriamo incisioni rupresti (petroglifi) e infine ci posizionato per ammirare il tramonto. Una bella esperienza anche se molto turistica. Rientriamo al campo tendato dove ci aspetta un te berbero. Prima di cena vediamo come viene tradizionalmente cucinato il piatto tipico del deserto: zarb.
Dopo cena ci fumiamo una shisha (narghilè) e poi vado ad ammirare Luna Saturno e Giove all'osservatorio astronomico. La luna è quasi piena quindi di stelle se ne vedono poche ma l'esperienza è comunque interessante.
Lunedì 7 novembre ci svegliamo all'alba per partecipare ad una passeggiata sui dromedari per ammirare il sorgere del sole. Alle 6.10 siamo in groppa a questi docili e splendidi animali. Nonostante siamo in molti finalmente il deserto si mostra per quello che uno si aspetta sia. Un luogo di silenzio e contemplazione. Anche se poi un gruppo numeroso di italiani (naturalmente) vociano troppo e rompono l'incantesimo. Dopo una lunga e fredda sosta per attendere il sorgere del sole durante la quale abbiamo fatto tantissime foto ai nostri compagni di avventura, rientriamo al campo per la colazione e correre sul bus, dobbiamo già andarcene. Dopo molte ore di bus arriviamo nei pressi del Mar Morto e ci fermiamo a fare acquisti di prodotti cosmetici a base di sale e minerali. Arriviamo al nostro hotel Crowne Plaza e dopo esserci sistemati in camera andiamo in spiaggia. Ci cospargiamo di fango e dopo circa 10/15 minuti ci buttiamo nell'acqua di questo lago salato. La sensazione di galleggiare senza sforzo è davvero unica. Uscendo noto subito una pelle liscia e morbida. Dopo una doccia provo a rilassarmi nei lettini in spiaggia ma la presenza di molte mosche rende la cosa praticamente impossibile. Ci spostiamo in una delle piscine dove le mosche sono comunque onnipresenti. Solo nella vasca idromassaggio è possibile restare al riparo. Dopo un po di ammollo rientriamo in camera per la doccia. Prima di cena passiamo al negozio dell'hotel che però non ci sembra così fornito come un simile posto (hotel grandissimo) meriterebbe. La cena si rivela buona con molta scelta. Chiacchieriamo con i nostri compagni di viaggio e facciamo una passeggiata sulla terrazza panoramica dove vediamo le luci di Israele dall'altra parte del Mare. Vediamo anche qualche danza di una ballerina del ventre. Martedì 8 novembre il nostro volo parte in serata e la giornata quindi è libera. Non vogliamo assolutamente rimanere qui e io desidero visitare il sito del Battesimo di Gesù Cristo a Betania Oltre il Giordano. Su consiglio di Tareq contattiamo uber, un'autista ci viene a prendere, ci porta al sito e ci aspetta per riportarci in albergo. Ci aiuta pure anticipando il pagamento al sito del Battesimo visto che i nostri bancomat e la mia carta di credito decidono di non funzionare. Giunti al sito attendiamo qualche momento e veniamo trasportati con delle navette in una zona da cui si prosegue a piedi. La presenza delle mosche si rivela costante della zona. La guida parla in inglese e ci racconta di come il fiume si sia di molto spostato rispetto al suo corso di 2000 anni fa. Il luogo del Battesimo è stato individuato in base a numerose testimonianze scritte e alla presenza di chiese già da molti secoli. Proseguiamo oltre e visitiamo la chiesa ortodossa dedicata a San Giovanni Battista. Proprio li davanti scorre il fiume Giordano. Li passa il confine tra la Giordania e la Cisgiordania, territorio occupato da Israele. Dall'altra parte del fiume, distante meno di 10 metri, si vedono gruppi di fedeli che si battezzano. La visita si rivela per me emozionante. Rientrati in hotel chiacchieriamo con altri compagni di viaggio, poi ci cambiamo e attendiamo il bus che ci porti in aeroporto.Il volo parte in ritardo, ma tutto va bene. Arrivati a Fiumicino recuperiamo la nostra auto e andiamo a dormire in un B&B ad Ostia Antica a 8 km.
Vacanza finita, sicuramente poco sostenibile ma il paese non dispone di mezzi pubblici frequenti ed adeguati. Inoltre nonostante la loro conoscenza dell'inglese (e a volte anche dell'italiano) sia ottima lingua e costumi possono essere un ostacolo. Sono quindi sicura di aver fatto la scelta giusta. Il tour operator scelto si è rivelato affidabile e abbiamo avuto la fortuna di non essere un gruppo numeroso.
Sono contenta dell'esperienza, la Giordania è come me l'aspettavo e vederla dal vivo mi ha emozionato!!!